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31/07/2020 02:00:00

Marsala 2020: la cultura, la politica e la vergogna ormai sdoganata 

 Un post sul social Facebook, mi fa pensare. È di Massimo Pastore che unitamente a Giuseppe Prode reputo tra i migliori esponenti della cultura lilibetana. Massimo, mi onoro di conoscerlo, condivide il pensiero di un grande filosofo nostrano Umberto Galimberti. Riguarda la vergogna, e di come tale sentimento sia stato sdoganato incidendo sulla morale e di come non si distingua più tra il bene e il male, e della stessa che addirittura è ostentata.

Senza vergogna dal 1976 al 1995 è stato il ventennio del debito pubblico italiano cresciuto dal 54%(rapporto debito - pil), al 121,5%. Quando fino ad inizio degli anni '80 si affermava serenamente" la mafia non esiste", spartiacque fu l'omicidio di Pio La Torre, era il 1982, parteciparono al suo funerale 100mila anime, tra cui Enrico Berlinguer. Accadde nel 1994 allorché fu sdoganato il Movimento Sociale Italiano fondato da i reduci della Repubblica Sociale Italiana.

La UE ha fatto un accordo con il presidente della Turchia per fermare i profughi provenienti prevalentemente dalla guerra siriana. Negli ultimi anni la deriva xenofoba ed eterofoba ha assunto livelli di aggressività notevole, propagandata particolarmente sui social. E nell'era del Coronavirus si aggiunge la caccia all'untore. I fatti riportati sono avvenuti senza vergogna.

È indubbio che il filosofo abbia ragione, la vergogna è stata sdoganata. Soluzione? Ci dobbiamo provare con una sinergia tra le istituzioni principali della società, famiglia, scuola, classe dirigente politica. Dovrebbe essere oltre alle 5 proposte su, cultura, turismo, commercio, ambiente e rifiuti, il sesto progetto nel programma degli aspiranti sindaci di Marsala 2020.

Vittorio Alfieri