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09/08/2020 10:00:00

Marsala, città verde. Oggi sul Lungomare Salinella l'evento per salvarlo dai rifiuti

Se ciascuno fa qualcosa, diceva don Pino Puglisi, si può fare molto. Ne ha dato grande testimonianza a Marsala, negli ultimi tre mesi, il gruppo di volontari che con straordinaria passione ha lavorato per ripulire dall’immondizia il quartiere di Sappusi e il Lungomare Salinella. Il primo appuntamento del 7 giugno era stato un successo, si sentiva proprio l’esigenza di riscattare quel luogo dalle brutture cui sembra sempre essere condannato. E per fortuna non è stato un caso singolo e isolato, perché da quel giorno, ogni venerdì pomeriggio, attivisti di varie associazioni e volontari si sono riuniti al Centro Sociale del quartiere per discutere e progettare nuove azioni. «Abbiamo cominciato subito a coinvolgere la gente del posto», ci dice Martina Ferracane, che in queste settimane ha coordinato la rete dei volontari, «abbiamo ascoltato le loro richieste, e cercato di capire quali potevano avere risposte in tempi brevi».

Quindi, il primo obiettivo è stato individuare i problemi più impellenti, quelli più evidenti. «Le nostre attenzioni sono state rivolte innanzitutto sulla scuola “Lombardo Radice”, che versa in un terribile stato di degrado. Siamo riusciti a ottenere l’affidamento della bonifica dei lavori, che verrà fatta subito dopo Ferragosto. Una bonifica a cui seguirà, entro fino agosto, la messa in sicurezza dello spazio, chiudendo le aperture di accesso alla scuola. Altro grande problema, poi, era l’eternit, c’erano taniche di eternit buttate in giro per tutta Salinella. Abbiamo chiesto al comune di rimuoverle: sono state rimosse le prime e in queste settimane dovrebbero togliere le ultime, così a Sappusi non avremo più eternit buttato per le strade. Infine, ci sono le discariche, sia di rifiuti ingombranti che di RSU. Anche qui siamo riusciti a far venire il comune, che ha fatto un’azione a tappeto, ha rimosso l’ingombrante e riempito quattro camion pieni di RSU».

E oggi ritornano sul Lungomare Salinella per rimuovere i rifiuti lungo la riva, tutta la cittadinanza è invitata a partecipare, si comincia alle 18.30 (è consigliato venire muniti di scarpe di gomma e stivali). Ci si chiede cosa manca e cosa serve per continuare efficacemente l’attività di riqualificazione urbana intrapresa: «Mancano le videocamere perché non si generino nuove discariche, mancano i dissuasori per non entrare con le macchine per buttare l’immondizia in mezzo al mare. Ecco, il mare, per questo abbiamo deciso di fare questo nuovo intervento sulla riva, ci sono tantissime cassette di polistirolo dentro l’acqua, sono probabilmente dei pescatori. Loro dicono di no, noi comunque li abbiamo invitati a partecipare questo pomeriggio alla raccolta dei rifiuti».

Con l’incontro di questo pomeriggio non finirà l’attività dei volontari. Proseguiranno le riunioni, proseguiranno le richieste per i dissuasori e per le telecamere, e soprattutto proseguirà questo sentimento di comunità che s’è venuto a creare. Si sta avviando, addirittura, un progetto di formazione, porta a porta, per sensibilizzare i ragazzi di Sappusi, per formarli e per far sì che diventino a loro volta formatori dei loro coetanei.

L’estate del 2020 ha segnato l’inizio di un sistema virtuoso. Che certo non terminerà al passaggio di stagione.