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18/08/2020 06:00:00

Marsala. Antonio Vinci: "Il Pd non è più il mio partito. Con Di Girolamo rottura completa"

Antonio Vinci, consigliere comunale uscente, lei si ricandida ma questa volta appoggerà Massimo Grillo. Cosa è cambiato rispetto al 2015?

Tutto. Sono stati cinque anni davvero difficili. Sono stato un elettore del Pd e un candidato del Pd per tantissimi anni, ho sempre dato al partito e preteso rispetto per chi come me negli anni ha mostrato senso di abnegazione. L’elezione di Alberto Di Girolamo a sindaco della città di Marsala mi ha fatto scoprire un partito che non può più essere mio. Sono stati cinque anni di silenzi, in cui il sindaco non ha dialogato con la sua parte politica se non per imporre il suo pensiero che doveva andare bene per tutti. Ha creato una frattura di cui oggi deve rispondere all’elettorato.

Cosa l’ha convinta del progetto di Massimo Grillo?

Intanto il fatto che questa condivisione di intenti e di programma parte da lontano, è un anno che dialoghiamo e ci confrontiamo. Non si lavora escludendo qualcuno e vedendolo come un nemico, si lavora per includere, per aggregare. Anche le idee diverse vengono ascoltate in questa coalizione, non si demonizza nessuno. C’è una bella differenza con Alberto Di Girolamo.

Lei ha preparato una lista?

Io ho preparato una lista che si chiama Movimento Via, è molto competitiva. Insieme a me tra i candidati ci sono Franco Coppola, Letizia Arcara, Francesca Angileri e tanti altri. Una bella lista che mi onoro di rappresentare.

Il suo giudizio è totalmente negativo su questa amministrazione uscente?

Non lo dico solo io, lo dicono i cittadini. I commenti sui social li leggiamo tutti, ma è giusto che si ricandidi e che passi dal giudizio degli elettori. Questa amministrazione ha tagliato i ponti con il consiglio, non ha mai dialogato tranne che con i consiglieri che ha deciso di avere accanto. Non si amministra una città in questo modo, non si tratta il consiglio comunale come fosse organo superfluo e inesistente.

Non c’è il rischio dall’altra parte di creare una accozzaglia di idee?

Lo sento dire troppo spesso. Smentisco categoricamente. Se ci si riferisce a tutti quei consiglieri che nel 2015 erano in appoggio a Di Girolamo e oggi sono con Grillo vorrei evidenziare una cosa: essere coerenti significa per caso farsi fare di tutto e obbedire al padre padrone? Siamo uomini e donne con una propria mente e una dignità politica oltre che personale. Siamo passati quasi subito all’opposizione di questa amministrazione e quindi oggi, coerentemente, ci schieriamo dall’altra parte.