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22/08/2020 04:00:00

Il qualunquismo e le elezioni a Marsala

 Il qualunquismo. L'accezione moderna è altamente dispregiativa del ceto politico italiano e locale. Nel secondo dopoguerra fu un movimento politico," fronte dell'uomo qualunque" fondato dallo scrittore, giornalista e drammaturgo Guglielmo Giannini.

Lo stesso partecipò all'assemblea costituente insieme ad altri 29 elementi del partito, fu deputato, unitamente ad altri 4 della repubblica nella 1^ legislatura. Il pensiero politico era di avversione per le istituzioni, partiti e di tutti i soggetti politici. Come movimento /partito ebbe vita brevissima portò il suo maggiore esponente in parlamento e alla fine della legislatura praticamente sparí dai radar della politica. L'astio neanche troppo latente è sempre esistito, il boom economico e il ruolo dei partiti tradizionali, fortemente radicati sul territorio le sezioni erano un esempio concreto, lo contenne. Nello stivale deflagrò con "mani pulite" e la "distruzione" del pentapartito(DC-PSI-PSDI-PLI-PRI). Il PCI, fu solo sfiorato dall'inchiesta, si ricorda Primo Greganti, gli altri 5 partiti tutti i segretari.

L'espressione d'ostilità fu manifestata principalmente al nord con la nascita della Lega. Il resto è storia dei giorni nostri. Il successo elettorale del M5S lo ha portato al governo, perché è qualunquista la scelta che l'importante sia realizzare le proprie idee con chiunque, perché non avendo la maggioranza bisogna allearsi e si paga dazio, Lega e PD non sono identici, aggiungo fortunatamente. Marsala è in piena campagna elettorale, in città si respira sfiducia in vista delle elezioni, confrontandomi con la "gente comune", spesso la considerazione finale è "tanto su tutti i stissa", rifiuto questa idea. Certo è che i competitori alla carica di sindaco non aiutano a sconfiggere il pensiero. Contenuti pari quasi allo zero, si guarda maggiormente alle alleanze che siano vincenti, tutto a discapito della città afflitta da difficoltà. Noi cittadini dobbiamo studiare i candidati, valutarli e scegliere secondo ragione e coscienza, è l'ideale per effettuare una scelta non qualunquista, fosse anche scheda bianca o nulla, e non un "qualunque" parente o presunto amico.

Vittorio Alfieri