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28/08/2020 00:35:00

Zoomafia. In Sicilia un indagato ogni 7 ore per maltrattamenti agli animali. I dati in provincia di Trapani

 I crimini a danno di animali perpetrati in Sicilia sotto la lente d’ingrandimento dell’Osservatorio Zoomafia LAV, con il Rapporto Zoomafia 2020, alla sua ventunesima edizione, redatta da Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell’Osservatorio: ogni 12 ore in Sicilia, nel 2019, è stato aperto un procedimento penale per reati a danno di animali, con un indagato ogni 7 ore circa.

Corse clandestine di cavalli, combattimenti tra cani, macellazioni clandestine, uccisione di animali, traffico di fauna selvatica, pesca di frodo: sono alcuni dei crimini contro gli animali registrati in Sicilia. Il Rapporto rileva gli accadimenti relativi al 2019, ma non possiamo ignorare gli effetti della grave emergenza sanitaria causata dal Covid:“un’emergenza globale e senza precedenti che impone un approfondimento perché, se non adeguatamente gestita nella fase di ripresa post lockdown, può rappresentare un’ulteriore opportunità di espansione dell’economia criminale”, come puntualizza la DIA nella sua ultima Relazione.

La crisi pandemica ha prepotentemente rinnovato l’attenzione sul problema della sicurezza alimentare, mettendo in evidenza la connessione esistente tra i mercati di animali sfruttati a scopo alimentare e le origini del coronavirus. Ma al di là dell’emergenza Covid-19, è noto che i mercati illegali di animali, il traffico di animali da allevamento rubati, e la macellazione clandestina, pongono un serio problema di sicurezza alimentare. Questi traffici sfuggono a qualsiasi controllo, anche a quelli sanitari, e in un periodo come quello che stiamo vivendo la cosa ci dovrebbe far riflettere non poco. Questo non deve generare facili allarmismi. Al contrario, ciò deve rappresentare un’occasione per alzare il livello di contrasto a questo malaffare. Il contrabbando di animali è di per sé a rischio sanitario: lo dicono gli studiosi, le statistiche, le ricerche. I mercati illegali, l’abigeato e la macellazione clandestina stanno all’epidemia come una lente d’ingrandimento in un bosco assolato in piena estate.

Le possibili zoonosi provenienti da animali rubati possono essere molteplici; fortunatamente non tutte sono disastrose come l’attuale pandemia, ma restano pur sempre serie. “Come ignorare in questa analisi le attività illegali legate al commercio clandestino di carne? – afferma Troiano. – La macellazione abusiva e l’abigeato rappresentano un serio problema di sicurezza sanitaria e alimentare, così come l’uccisione illegale di fauna, ad esempio cinghiali e altri animali utilizzati a scopo alimentare. Tutte attività che sfuggono ai controlli sanitari”.

I dati della Procura di Marsala: 24 procedimenti e 1 indagato per uccisione di animali; 12 procedimenti e 3 indagati per maltrattamento di animali; 1 procedimento a carico di ignoti per uccisione di animale altrui; 3 procedimenti e 2 indagati per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 6 procedimenti con 4 indagati per reati venatori o relativi alla fauna selvatica. In totale nel 2019 sono stati registrati 46 procedimenti con 10 indagati. Rispetto al 2018 i procedimenti sono aumentati del +2% passando da 45 a 46, mentre gli indagati sono diminuiti del -57% passando da 23 a 10.


I dati della Procura di Trapani
: 29 procedimenti con 7 indagati per uccisione di animali; 16 procedimenti e 20 indagati per maltrattamento di animali; 1 procedimento con 1 indagato organizzazione di spettacoli con animali vietati; 2 procedimenti a carico di ignoti per uccisione di animali altrui; 20 procedimenti e 20 indagati per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 1 procedimento con 1 indagato per reati venatori. In totale nel 2019 sono stati registrati 69 procedimenti con 49 indagati. Rispetto al 2018 i procedimenti sono diminuiti del -42% passando da 120 a 69, mentre gli indagati sono aumentato del +14% passando da 43 a 49.