Il Tar di Palermo ha bocciato l'ordinanza del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, sulla "cacciata" dei migranti dalla Sicilia. I giudici non lasciano spazio a dubbi: la competenza è esclusiva dello Stato, Musumeci non può ordinare la chiusura e lo sgombero dell'hotspot. E inoltre non c'è nessuna emergenza sanitaria in corso.
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Secondo il Tar, l'ordinanza di Musumeci "va oltre i poteri delle Regioni e non c’è stata una rigorosa istruttoria per dimostrare l’esistenza di un concreto aggravamento del rischio sanitario legato alla diffusione del Covid tra la popolazione locale quale conseguenza del fenomeno migratorio".
ORLANDO. "La sospensione dell'Ordinanza del Presidente della Regione sulle misure di contrasto al Covid e i divieti imposti ai migranti è un'occasione perché si torni a sani e costruttivi momenti di dialogo e collaborazione fra le istituzioni che tutte possono e devono contribuire a garantire prima di tutto la salute e la sicurezza di tutti i cittadini.Si riallacci quindi un proficuo lavoro, senza proclami o provvedimenti di facile impatto mediatico che rischiano però di alimentare paure e intolleranza che certamente non contribuiscono a risolvere, ma anzi acuiscono i problemi." Lo ha dichiarato Leoluca Orlando.
AZIONE. Il decreto di sospensione da parte del Tar dell’ordinanza del presidente Musumeci non sorprende. Non c’è tuttavia da esultare perché mi pare che i problemi restino ancora in campo, mi auguro però che adesso si smetta con la propaganda e si riprenda il filo del confronto e del dialogo tra le istituzioni” lo afferma Giangiacomo Palazzolo, responsabile nazionale legalità di Azione e Sindaco di Cinisi. “Serve - continua Palazzolo - che anche governo nazionale si dia una svegliata nella gestione di situazioni che stanno diventando pesanti per i siciliani”.
PROVENZANO. "C’è stata un’emergenza nell’hotspot di Lampedusa, ma si tratta di numeri che abbiamo già gestito in altri anni. La polemica è montata nel giorno in cui c’erano meno positivi a Lampedusa che al Billionaire di Briatore. Da lì è nato uno scontro istituzionale che, veramente, avremmo potuto risparmiarci. Comunque credo che il problema sia già superato perché si trattava di un’ordinanza farlocca, di propaganda, che non ha avuto alcun effetto se non quello, nemmeno sapevo che ci fosse di scatenare il sindacato dei prefetti che, per la prima volta, ha detto: ‘è bene che si chiariscano i ruoli istituzionali’. È stata una cosa molto grave perché si è strumentalizzato un caso a Lampedusa e si è usata la Sicilia per fornire argomenti alla campagna elettorale di Salvini in altre regioni”. Così ad Agorà Estate su Rai3, il Ministro per il Mezzogiorno e la coesione territoriale, Giuseppe Provenzano.
CINQUE STELLE. "Anziché dedicarsi alle vuota e sterile propaganda, il governo regionale del nulla pensi alle cose utili per la Sicilia, come le risorse che ancora non arrivano della Finanziaria di cartone, costruita, come abbiamo a più riprese denunciato, con i soldi del Monopoli, a dispetto delle concrete aspettative e dei bisogni dei siciliani”. Lo affermano i deputati del M5S all’Ars, dopo la sospensione dell’ordinanza di Musumeci su hotspot e centri di accoglienza da parte del Tar. “Che l’ordinanza di Musumeci – dice il capogruppo Giorgio Pasqua - fosse solo un’arma di distrazione di massa era chiarissimo: era un provvedimento fatto solo per guadagnare qualche titolo e, soprattutto, per distogliere l’attenzione dei siciliani dai problemi economici, ingigantiti dall’ultima Finanziaria, della quale, a mesi di distanza, come era più che scontato, non si è visto un solo euro”. “I provvedimenti inutili - continua Pasqua - evidentemente sono ormai il marchio di fabbrica di questo governo del nulla, che cerca, falsamente e contro ogni evidenza, di addebitare ai migranti l’aumento dei contagi per coprire le sue mille inadempienze e le lacune anche sul fronte anti-Covid”. “Per Musumeci e la sua maggioranza – conclude Pasqua - è evidente che l’importante non è risolvere i problemi, ma scaricarne ad altri le responsabilità. A loro e ai siciliani che aspettano gli aiuti ricordiamo che i ritardi nell’erogazione dei fondi europei sono colpa esclusiva del governo regionale, Bruxelles in questo ambito non ha nessuna responsabilità”