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02/09/2020 13:00:00

Ingroia accetta a Campobello, “Non dico ‘Vinceremo’, ma ‘Possiamo vincere’”

 Non dico “Vinceremo”, ma “possiamo vincere”.

Queste le parole di Antonio Ingroia nella conferenza stampa di oggi, in cui ha accettato ufficialmente la candidatura a sindaco di Campobello di Mazara per le prossime amministrative con una lista civica dal nome “Cambiamo Campobello, Ingroia Sindaco”.

“Partiamo tardi – ha aggiunto - a differenza di chi, da sindaco,i è partito molto prima, anche attraverso il potere della propria amministrazione comunale”.

E sul principale nemico dei campobellesi ha detto che “non è la mafia o la corruzione, ma la rassegnazione ad essere sudditi e non cittadini”.

L’ex pm ha paragonato la cittadina ad un diamante incastonato nella roccia. Una pietra preziosa che quindi va salvata, “evitando che venga inghiottita definitivamente dalla roccia”.

 

Poi, sulle polemiche social sul sindaco “straniero” dice:

“Da non campobellese, se dovessi essere eletto sindaco, potrei dare maggiore visibilità e possibilità di ascolto, partendo dal rilancio dell’economia nel territorio. Occorre accendere i riflettori su questa cittadina, che ha bisogno di un faro che illumini una diversa strada, dando un’alternativa ai cittadini, in modo che possano tornare ad essere orgogliosi della propria città”.

Ha inoltre precisato di aver accettato anche per motivi personali:

“Sono legato alla provincia di Trapani, le mie origini sono di Calatafimi Segesta. Alla procura di Marsala mi sono occupato, aimè da Pm, di Campobello di Mazara. Ma mi sono occupato anche da avvocato, difendendo imputati di Campobello secondo me vittime di errori giudiziari”.

 

La conferenza stampa si è conclusa con il disvelamento del simbolo. Nella parte inferiore, risaltano sette stelle. Due in più rispetto ai pentastellati.

Ma pentastellato è Tommaso Di Maria che, nel comitato sostenitore è stato il motore principale di questa candidatura.

 

Egidio Morici