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16/09/2020 06:00:00

Marsala, Massimo Grillo: "Con noi, eccellenze e professionisti si spenderanno per la città"

 Massimo Grillo, candidato alle prossime elezioni amministrative del 4 e 5 ottobre prossimo. Il quadro d’insieme ripropone alla città gli stessi protagonisti clou di cinque anni fa, lei e Di Girolamo, tanto da far pensare a molti: ma davvero questa città è ferma e non riesce ad andare oltre i soliti nomi?

Sì, ma sono passati anni luce rispetto a cinque anni fa. Noi non esprimeremo un giudizio su quello che ha fatto l’amministrazione Di Girolamo, credo che debbano farlo i cittadini. Sono passati anni luce dal punto di vista dell’arretramento, politico, culturale ed economico che ha bisogno di una svolta che ha bisogno di una modalità diversa. Noi abbiamo la disponibilità, finalmente, di tanti giovani e tanti professionisti ed eccellenze della città di Marsala che decidono di spendersi e dare il proprio contributo in termini di professionalità, non mi pare poco.

Massimo Grillo nella sua governance della città è previsto oltre al sindaco e agli assessori, una struttura di comunicazione per i cittadini - errore fatto dalla Giunta Di Girolamo – e poi c’è una Giunta giovane, che cos’è?

E’ un organo consultivo fatto da giovani under 30, professionisti che saranno l’organo consultivo per la programmazione strategica del Comune di Marsala anche per l’ordinaria amministrazione. Saranno almeno quattro. Amministrare e governare la città, tenendo conto che bisogna ridurre la distanza generazionale, servirà a preparare la futura classe dirigente.

Gli assessori saranno affiancati da degli esperti a titolo gratuito?

La logica che vogliamo introdurre è una logica aziendale che ha bisogno di una collaborazione tra pubblico e privato. I politici devono saper ascoltare, i manager e gli esperti devono dare gli input di carattere tecnico per eseguire la nostra programmazione nei diversi ambiti. Sono contento che le eccellenze marsalesi, anche di gente che sta fuori, sta dando la disponibilità ad esporsi in primo piano e a spendersi per la città.

Ci sono stati diversi problemi a chiudere le liste. Il cittadino si è disinnamorato della politica, ci sarà da parte sua un tentativo di riallacciare questo rapporto che è alla base della democrazia?

E’ chiaro, questo passa dalla capacità di ritornare alla politica. In questi anni abbiamo avuto una sorta di condottiero solitario alla guida della città, noi abbiamo la necessità di ripristinare un metodo politico che consenta di tornare ad avere la fiducia dei cittadini. La governance di cui tanto parlo ha questo significato. Vogliamo governare anche attraverso le forme di partecipazione attiva. Alcune scelte le affideremo ad una sorta di consultazione popolare non solo rivolta a chi usa frequentemente il web ma anche a quelli più anziani e lo faremo con questa struttura di comunicazione.

Grillo, questa è l’epoca della disintermediazione, come dicono gli esperti. Perché creare organismi su organismi? Data la necessità di consultare le persone in base ai fatti chiave della città, questo non nasconde il fatto che non ci sia una idea di città, su quella un sindaco è chiamato a governare.

I processi decisionali vanno condivisi, con delle modalità innovative. Questa struttura non è sovradimensionata, quando vedrete e conoscerete tutti i nomi degli esperti e le modalità di organizzazione della governance vi renderete conto di quanto sarà importante poter contare e avvalersi di questi esperti e questo ci consentirà di fare la buona politica.

Questa campagna elettorale è partita in sordina e i programmi sono venuti fuori a fatica. Riguardo ad esempio ad alcuni aspetti della vivibilità della città, come il decoro urbano, il verde pubblico, i rifiuti, ma anche il randagismo, che cosa ha in programma?

A me piace dividere in due tempi la nostra programmazione. Quella dell’ordinaria amministrazione e poi le scelte strategiche. Sul primo tema avendo una visione complessiva della città, abbiamo dei tecnici e degli esperti giovani e cercheremo di fare sintesi con i ragazzi e con le esperienze di chi vive nel nostro territorio. Per quel che riguarda le scelte più importanti sul decoro urbano, il verde pubblico e i rifiuti devo dire che questa è la premessa, perché senza di questo, senza una buona, accogliente e decorosa città, non ci può essere turismo, non ci può essere sviluppo strategico non ci può essere anche l’attenzione da parte di investitori. Noi, a proposito dei rifiuti, in questi anni, abbiamo avuto la città più sporca di tutti i tempi con investimento record di 14/15milioni di euro. Le due cose non vanno bene insieme e ci sarà qualcosa che non va. Abbiamo spiegato come recuperare risorse umane e economiche per poter organizzare meglio il servizio. Faremo in modo che ci siano delle isole ecologiche più vicine ai quartieri in maniera tale che si possano risparmiare tantissime risorse e il cittadino a qualsiasi ora può conferire con la tessera sanitaria. Noi immaginiamo di poter liberare risorse con i rifiuti leggeri: plastica, carta e lattine, facendo passare gli operatori anziché due volte, una sola volta a settimana, di modo tale da impiegarli per lo spazzamento della città, togliere le erbacce e rendere decorosa la città. Inoltre cercheremo di fare una convenzione con i supermercati per poter conferire direttamente, plastica e lattine. Per il randagismo, secondo me, si dovrà fare un potenziamento del canile comunale e allo stesso tempo creare delle aree da dedicare ai nostri amici a quattro zampe dove i cittadini possano portarli a passeggiare.

Massimo Grillo come risponde alle accuse di Di Girolamo che dice che lei non ha un lavoro?

Lascio cadere tutte le provocazioni. Invece di parlare di programmi comincia ad additare. Mi piacerebbe avere un confronto per spiegare a lui, ma soprattutto ai cittadini, cosa ho fatto da parlamentare. Io evito di replicare perché potrei rispondere pesantemente. Bisognerebbe chiedersi perché esponenti del PD lasciano quella formazione per aderire al nostro progetto. Certamente non vivo di politica, sono fuori dalla politica dal 2006. Non vivo di indennità che lui ha promesso che, doveva lasciare per progetti in favore della città, e invece poi ha incassato. Io ho vissuto e vivo delle aziende di famiglia che, grazie a Dio, mi hanno consentito di vivere a me e ai miei figli. Io non sto parlando delle sue attività professionali, non credo che la politica si faccia così, parlando delle vicende private e personali, scenderei in una logica velenosa che non fa bene alla città. Quante volte abbiamo detto che bisogna porre fine a questo linguaggio violento. Noi stiamo facendo una campagna elettorale con molta moderazione e vorrei che i cittadini ci giudicassero sulla base dei nostri programmi. Voglio chiedere il consenso sulla base di una progettualità politica.

Per quel che riguarda i rifiuti, lei ha detto in uno dei suoi comunicati, che c’è una ditta che ha fatto richiesta per l’apertura di un impianto per il trattamento dei rifiuti. Preoccupa e non poco che un candidato sindaco ci dica che c’è un privato che aprirà un’attività del genere. A proposito di trasparenza, infatti, il privato deve fare il privato, il pubblico deve fare il pubblico.

Cinque anni fa andai in consiglio comunale e parlammo della necessità di fare un impianto per il biometano, ma quel progetto non fu preso in considerazione. Dopo anni, questi privati hanno avuto tutte le regolari autorizzazioni e sono pronti a inaugurare un impianto per il conferimento dell’organico e la produzione di biometano, mi pare una cosa importante per la nostra città.

Grillo ha sorpreso il suo silenzio sulla vicenda Musumeci e la sua famosa ordinanza sui migranti. Lei si è occupato molto di accoglienza cosa ne pensa?

Ci sono degli aspetti di carattere socio-sanitario che non vanno assolutamente trascurati. Se io dovessi essere sindaco stabilirei una percentuale di immigrati da far entrare nella nostra città, entro la quale poter evitare ulteriori esuberi.

Quanto potrebbe essere la percentuale giusta?

Un percentuale giusta credo che bisogna considerarla sulla base del nostro territorio. Marsala oggi ne ha molti e ne ha avuto moltissimi in passato e dovremmo fare in modo che ci sia una percentuale condivisa e concordata per poter fare bene l’accoglienza, altrimenti si rischia di avere problemi di sicurezza, di carattere economico e sanitario. E tra l’altro questo è alla base per fare una buona accoglienza. Noi dobbiamo saper accogliere, integrando in una logica socio-culturale che però ha bisogno di non avere una esagerata presenza di cittadini stranieri.