E' di oltre un milione di euro il patrimonio sequestrato dalla Dia di Agrigento, provvedimento emesso dal Tribunale di Palermo e proposto dal direttore della Dia, all'imprenditore Davide Schembri, 45 anni, ex responsabile della Goldbet, arrestato nel 2018 con l'accusa di essere a capo di un'organizzazione criminale che si occupava di scommesse on line illegali. pe lui le accuse erano di esercizio abusivo di attività di gioco, truffa aggravata.
ll patrimonio sequestrato a Schembri. Il sequestro riguardale quote di 3 società operanti nell’attività di raccolta di scommesse, 2 hanno sede legale in Austria, 2 auto di lusso, 12 polizze assicurative, 6 conti correnti, 2 depositi a risparmio ed una carta di credito/debito, il tutto per un valore stimato superiore a un milione di euro.
Schembri referente della malavita agrigentina e calabrese - Con le operazioni "Game Over" coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo del febbraio 2018 e l'operazione "Galassia" coordinata da quella di Reggio Calabria del novembre 2018, è emerso che lo Schembri, oltre alla sua capacità di associarsi autonomamente con altri soggetti del territorio nazionale, era il “referente” anche per le organizzazioni agrigentine e calabresi. In particolare, è risultato capo, promotore e gestore di una serie di società estere, prive di concessione nazionale, che attraverso siti internet esercitavano sul territorio dello Stato la raccolta di puntate su giochi e scommesse, al fine di agevolare la ‘ndrangheta ed altre organizzazioni criminali che, attraverso tali reti, avevano la possibilità di riciclare nei flussi finanziari generati dall’associazione i loro proventi delittuosi.
Le indagini della DIA hanno, inoltre, consentito di dimostrare, oltre al profilo criminale dell’imprenditore, la sproporzione tra i redditi dichiarati e il consistente patrimonio accumulato nel tempo, a lui riconducibile.