20,56 - Quasi 300 nuovi contagi nelle ultime ore in Sicilia, sul fronte coronavirus. Il virus galoppa. Oggi, 11 Ottobre, i nuovi casi sono 297. Una cifra che solo qualche giorno fa sarebbe stata impensabile. Per fortuna, però, migliora la capacità di reazione del sistema sanitario, e così i ricoveri sono solo quattro in più (ma di questi, tre sono in terapia intensiva) e c'è una nuova vittima, un vigile urgani di 56 anni. Sono 38 i guariti (4557 in totale) e 9294 i casi totali.
I tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono stati 4.509, per un totale 548.934 da inizio emergenza. Il numero degli attualmente positivi segna 4.401 (+258), mentre le persone ricoverate con sintomi sono 388 e i ricoverati in terapia intensiva 38. In isolamento domiciliare ci sono 3.975 persone.
Dei nuovi casi registrati 87 sono nella provincia di Palermo, 85 a Catania, 6 a Enna, 63 a Messina, 18 a Caltanissetta, 24 a Ragusa, 6 a Trapani, 5 ad Agrigento e 3 a Siracusa.
13,20 - Salgono a quattro i positivi al coronavirus a Favginana. Lo comunica l'Amministrazione Comunale.
C'è anche una vittima a Marsala. Si tratta di un uomo di 84 anni, che era ricoverato da tempo a Palermo e che era affetto da altre patologie. A Palermo è anche ricoverata la moglie. Guarito invece al figlio.
Salgono così a 19 i decessi in provincia di Trapani.
Ad Alcamo tra i nuovi positivi anche dei bambini che frequentano una scuola della città.
11,20 - Nel trapanese si registrano, rispetto all'ultimo aggiornamento di venerdì, almeno 38 nuovi contagi. Un dato che non è ufficiale, dato che l'Azienda Sanitaria Provinciale nel fine settimana non fornisce i dati.
Non sappiamo quanto siano i guariti, ma i casi totali in provincia sono 357. Tre casi sono a Pantelleria, ma ci sono anche tre casi a Favignana, dove il primo caso positivo è stato un detenuto di rientro dopo un permesso.
07,00 - Dopo un paio di giorni con contagi relativamente bassi, tornano a salire i positivi in provincia di Trapani. Ieri si è registrato un aumento di 31 casi ma anche un morto.
A MAZARA ANCORA 4 TAMPONI POSITIVI - "Sale il numero dei tamponi positivi al Coronavirus a Mazara. Altre quattro persone sono già sottoposte a quarantena e stanno bene. Attualmente si contano 25 contagiati di cui 23 in isolamento presso la propria abitazione e 2 ricoverati". Lo dichiara il Sindaco Salvatore Quinci, appresa la notizia di altri quattro nuovi casi positivi al Coronavirus a Mazara del Vallo.
Sulla situazione del reparto Covid di Mazara, c'è l'intervento del commissario straordinario dell'Asp di Trapani, Paolo Zappalà, che precisa “il reparto Covid di 30 posti letto realizzato presso l'ospedale di Mazara del Vallo presenta tutti i requisiti strutturali ed organizzativi che consentono di assistere in piena sicurezza i pazienti Covid, con elevati standard di assistenza (sia per la bassa e media intensità che per l'alta intensità di cura). La rigida separazione di specifici percorsi all'interno della struttura (covid e no covid) ha consentito di mantenere attivi e costantemente operativi tutti i servizi clinici dell'ospedale Abele Ajello, non privando la popolazione delle cure per le patologie no Covid”.
Zappalà sottolinea “il grande valore di quanto realizzato, in tempi brevissimi, con la piena collaborazione di colleghi e dipendenti tutti. Particolare attenzione è stata prestata per creare le condizioni migliori per i pazienti, dotando il reparto anche di una rete wifi e di tablet per consentire ai degenti di comunicare con l'esterno e i propri cari. Tutti i posti letto sono dotati della necessaria impiantistica e il reparto è dotato di un impianto centralizzato di gas medicali e ossigeno. Si stigmatizzano pertanto le affermazioni sulle condizioni “a dir poco angoscianti del reparto" e sull'asserita mancanza di ossigeno. Sono affermazioni gravi e prive di fondamento, che rischiano di procurare falsi allarmi nella popolazione e che andrebbero quanto meno verificate prima di essere divulgate”.
Relativamente al personale di assistenza, il manager dell'Asp di Trapani precisa che “attualmente sono in servizio nel reparto Covid 23 infermieri e 19 Operatori socio sanitari, oltre a 2 coordinatori infermieristici. A loro, oltre che ai medici e a tutto il restante personale, va il ringraziamento mio e di tutta l'azienda. L'esperienza di questi ultimi mesi ha messo in evidenza il grande stress e la fatica a cui è sottoposto chi lavora nei reparti Covid di tutta Italia, dove gli operatori lavorano isolati e costretti ad indossare scomodi dispositivi di protezione. Di tutto questo siamo consapevoli. Stiamo quindi potenziando ulteriormente l'organico per consentire un maggior turn over del personale e tempi ridotti di lavoro all'interno del reparto. Inoltre, con il Servizio aziendale di Psicologia stiamo avviando un'attività specifica finalizzata al supporto di quanti operano nel reparto Covid”.
I casi in Sicilia - Nelle ultime 24 ore in Sicilia sono stati registrati 285 nuovi positivi, 52 in più rispetto a ieri (233), e due nuovi decessi: un uomo di 82 anni a Catania e un uomo di 81 anni a Trapani. Invece sono 387 i ricoverati con sintomi, 35 si trovano in terapia intensiva. Cresce ancora il numero dei tamponi effettuati: 7741 nelle ultime 24 ore. Quarantuno i guariti (4519 in totale). Sono 3721 in isolamento domiciliare, 4143 i positivi attuali e 8997 i casi totali registrati dall'inizio dell'epidemia. È quanto emerge dai dati diffusi dal ministero della Salute. Per quanto riguarda la ripartizione dei casi nelle province: 79 sono nella provincia di Palermo, 70 a Catania, 44 a Messina, 12 a Caltanissetta, 10 a Ragusa, 31 a Trapani, 12 ad Agrigento e 27 a Siracusa. Nessuno ad Enna.
Tampone in ambulanza - Tra le novità ci saranno anche i tamponi da effettuare in ambulanza nei casi di emergenza-urgenza. Disposizione che permetterà agli operatori sanitari del primo soccorso di lavorare in un contesto di totale sicurezza.
I casi in Italia - Sono 5.724 nuovi casi contro i 5.372 di giovedi per un totale di 349.494. E si registra anche l'ennesimo record di tamponi, 133.084, circa 3.500 più del giorno precedente. In lieve crescita anche i decessi: 29 contro i 28 di giovedì, e sono 36.140 dall’inizio dell’epidemia. Salgono i ricoveri: 250 in più in regime ordinario (4.336 totali) e 3 in più in terapia intensiva (sono 390 in tutto).
Sono 1.100 i nuovi contagiati in Lombardia. E' quanto ha comunicato l'assessore regionale al Welfare, Guido Gallera, a margine di un convegno di Forza Italia a Milano. Per Gallera, "quello che sta succedendo negli ultimi giorni è una forte crescita dei positivi, legata presumibilmente al ritorno a scuola, alla vita sociale, dai primi di settembre: la gente è tornata in ufficio è questo ha portato a 1100 positivi, ma il numero delle terapie intensive è uguale a quello di ieri e il numero dei ricoverati è cresciuto di una ventina di persone".
Aumento record di casi anche in Toscana dall'inizio della pandemia. Rispetto a ieri sono aumentati di 548, con una crescita percentuale pari al 3,2. E' la prima volta che la Toscana supera i 500 casi giornalieri. Già ieri con 483 era stato superato il picco massimo raggiunto durante la fase emergenziale, pari a 406 registrato il 2 aprile. In totale in Toscana da inizio epidemia ci sono stati 17.643 contagi e gli attualmente positivi sono 5,640, + 10% rispetto a ieri. I test eseguiti hanno raggiunto quota 828.114, 11.237 in più rispetto a ieri. I ricoverati sono 190 (20 in più rispetto a ieri), di cui 30 in terapia intensiva (stabili). Oggi non si registrano nuovi decessi.
Una riunione urgente del Comitato tecnico scientifico, alla quale dovrebbe partecipare anche il ministro della Salute Roberto Speranza, è stata convocata per oggi. Sul tavolo degli esperti, secondo quanto si apprende, ci sarebbe l'impennata dei contagi dell'ultima settimana e la capacità del sistema di testare i casi.
Covid: verso lo stop al calcetto e alle feste private in casa - Stop alle feste private, anche in casa, e sospensione degli sport amatoriali di contatto, come il calcetto. Sono due delle ipotesi emerse nella riunione dei capi delegazione di questa sera e che, a quanto si apprende da fonti di governo, dovrebbero entrare nel nuovo dpcm, che potrebbe arrivare tra due giorni. Queste misure si aggiungerebbero al più generale freno alla movida, con lo stop dalle 21 alla possibilità di consumare in piedi cibo e bevande nei locali e con la chiusura di bar e ristoranti alle 24. Poiché i dati mostrano che il contagio avviene principalmente tra parenti e amici, dovrebbe arrivare lo stop alle feste private, anche in casa, e un limite di massimo trenta persone ai tavoli nei locali e nelle sale per cerimonie.
Il governo al lavoro per il varo del nuovo Dpcm sulle misure anti Covid per far fronte all'emergenza. Il nodo della movida e della convivialità è stato al centro della riunione dei capidelegazione e del premier Giuseppe Conte. Alla riunione è, quindi, emersa l'ipotesi di anticipare il varo del Dpcm a lunedì sera ma - spiegano le stesse fonti - essendo i tempi molto stretti non si può escludere che la nuova stretta venga messa in campo, come da programma, nella serata di mercoledì.