Enzo Sturiano, è stato il più votato alle ultime amministrative ma c’erano pochi dubbi. Come va dopo questa difficile campagna elettorale e la sua ennesima vittoria?
Bene, siamo nella fase post elettorale e si inizia ad avere contezza del risultato. Ringrazio di cuore per la fiducia e l’affetto che mi hanno dimostrato i cittadini marsalesi. La cosa più importante prima del voto è che ci sono state tante persone che non mi hanno potuto sostenere elettoralmente, ma con lealtà e sincerità mi hanno detto non possiamo votarti ma ti siamo vicini. Alcuni miei capi elettori hanno sostenuto per motivi familiari altri candidati, ma prima della politica ci sono i rapporti umani.
Sturiano, a pochi giorni dal voto la notizia del suo avviso di garanzia e dell’indagine a suo carico per il reato di abuso d’ufficio. Cosa ci dice in merito?
Ho ricevuto questo avviso di garanzia durante la campagna elettorale. Immaginate in che condizioni ho dovuto chiedere il voto alle tante persone che mi sostengono, con il peso di questo avviso per una vicenda assurda. Io ho la coscienza a posto. Innanzitutto abbiamo fornito luce in una piazza pubblica, per un'iniziativa religiosa, e per l'incolumità dei presenti. Poi, il parroco di Terrenove di allora, don Marco Renda, aveva presentato richiesta, solo al Comune non riuscivano a trovarla. La mia colpa qual è? Quella di aver sollecitato il Comune a fare una cosa che doveva fare?
Sturiano, ha preso 1043 voti, lei in campagna elettorale è una macchina da guerra. Che tipo di elettorato ha trovato rispetto a cinque anni fa?
Sicuramente dei cittadini arrabbiati, per la mancanza di pulizia, per il verdepubblico non curato, perché la spazzatura non viene raccolta. Tutta una serie di lamentele dei cittadini che oggi hanno portato a fare altre scelte.
Nessuno ha le ha detto perché Forza Italia mentre prima era in un altro partito?
No, non ho trovato un amico che mi abbia detto questo. Io ho avuto difficoltà a completare la campagna elettorale e mi scuso con quegli elettori che meritavano di essere contattati da me ma che non sono riuscito a contattare per mancanza di tempo.
Sturiano, nessuno dei suoi elettori ha fatto caso a questa cosa, ma lei è stato accusato da Di Girolamo di essersi strappato le vesti per non avere ottenuto la tessera del PD e poi è stato candidato come capo lista in Forza Italia.
Io dico che i risultati si commentano da soli. Il partito ha problemi a casa propria. Non è il mio partito da 14 anni. L’ultima tessera di partito era quella dei Democratici di Sinistra che rappresentava quell’area socialista che mi rappresentava. Dal 2006 non ho nessun partito dietro le spalle, avevo chiesto assieme al gruppo consiliare di entrare nel partito democratico, per dare un contributo e mi sento rispondere il problema per voi non si pone ma per I tuoi amici sì, e allora ho detto prima gli miei amici e poi io ed ho capito che per il PD eravamo un problema anziché una risorsa e I fatti oggi dicono che il PD non esiste più in città.
Ci sono tante aspettative su questa nuova amministrazione. Lei cosa si aspetta da questo sindaco, da questa giunta, e cosa farà lei come impegno in prima persona.
Sono impegnato a cercare di risolvere i problemi che ci sono in città. Una delle prime cosa da fare è quella di chiudere il bilancio di previsione che l’amministrazione non ha predisposto. Era dovere morale loro chiudere il bilancio e dare alla città prima che andassero a casa. Da cinque anni sentivo dire a gennaio, febbraio, marzo avrete il bilancio e poi sistematicamente arrivava a fine anno. Capisco le difficoltà per la questione Covid, ma senza bilancio di previsione quando si è a fine anno non si può programmare nulla e non si può lavorare in dodicesimi. Con l’assessore Arturo Galfano abbiamo fatto un giro e abbiamo visto che una delle prime cose da fare è la pulizia della città. Io non sono stato ad Amabilina in questa campagna elettorale perché mi vergognavo nel vedere che c’è la piazza principale che è una discarica a cielo aperto e spesso quei rifiuti si bruciano causando un problema di salute pubblica.
Sturiano, c’è un collega o una collega che non sono arrivati a Sala delle Lapidi e per cui le dice, peccato non sia arrivato in consiglio comunale.
Onestamente no, forse per qualcuno mi è pure dispiaciuto, così capiscono cosa significa fare politica senza che si abbiano corsie preferenziali aperte, e così si possono esaudire le richieste di tutti i cittadini.
Quella di Forza Italia sembrava una delle liste più deboli fra tutte quelle della coalizione e invece non è stato così.
Non ho avuto problemi a fare la ista. Non me la sono sentita di mettere pezzi da novanta in quella lista, solo per portare un risultato più importante di quello che si poteva fare. Pensavamo di prendere qualcosa in più, sono soddisfatto che ci sia la seconda consigliera, Elia Martinico. Il risultato mi soddisfa ma potevamo fare di più, pensavamo che la lista potesse arrivare attorno ai tremila voti.
Forza Italia è un grande partito, ed è l’unico partito dove non esistono correnti. Lei è pronto ad indossare questa maglia?
Sono contento davvero di fatto questa esperienza in Forza Italia, di aver conosciuto tanti dirigenti di Forza Italia. La soddisfazione più grande è stata anche quella di essere chiamato da diversi professionisti di questa città, che mi hanno chiamato dicendo che avevano la tessere di Forza Italia e che ora si dicono pronti a rientrare e dare il contributo per questa città. Mi sento rassicurato perché è un partito, dove mi rivedo.
Sturiano, lei è presidente del consiglio comunale e probabilmente lo sarà di nuovo. Grillo nominerà gli altri tre assessori: Ignazio Chianetta, Michele Gandolfo e questa donna misteriosa, dopo l’elezione del presidente del consiglio comunale e del vicepresidente, per fare in modo che tutte le pedine siano a posto e che non ci sia nella maggioranza la prima crisi. Lei è d’accordo?
Per me il leader della coalizione è Massimo Grillo e sono sue scelte. Per me ha la mia massima fiducia. Non abbiamo mai parlato di postazioni, di poltrone, di vicesindacatura. Qualche criterio ce lo dobbiamo dare, qualcuno parla di manuale Cencelli, ma un criterio logico bisogna darselo.
Sturiano, avrà un atteggiamento più calmo nella gestione del consiglio comunale?
Il consiglio comunale è un’assise importante. Non bisognerebbe mai perdere il lume della ragione e la pacatezza quando si gestisce una seduta di consiglio. Ma ogni volta che mi sono fatto sostituire, anche i miei sostituti hanno iniziato ad alzare la voce anche loro, perchè gestire 30 consiglieri, che spesso non hanno la contezza del ruolo che rivestono e non hanno nemmeno atteggiamenti consoni rispetto all’istituzione che rappresentano. Per me il consiglio comunale è un organismo sacro e a me dispiace quando il sindaco uscente dice che si dimetterà e non è disponibile fare il consigliere comunale.