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17/10/2020 06:00:00

Ottavio Navarra: "Il Governo delle barzellette. Noi editori siciliani abbandonati"

 Tra i settori che in questo periodo stanno vivendo più difficoltà economiche c’è l’editoria. In Sicilia il governo Musumeci aveva promesso aiuti alle case editrici siciliane, poi sono sono scomparsi tutti. Ottavio Navarra, editore siciliano, ha lanciato l’ennesimo appello al Governo regionale per fare qualcosa per il settore.

La Sicilia è questa terra particolare dove le parole hanno sempre un senso sballato. Quando è stato proposto quel disegno di legge sugli aiuti all’editoria era accompagnato dalla parola urgenza. Significa che qualcosa deve essere fatto subito. Ma sono passati 5 mesi dall’approvazione della legge. Questo Paese sta attraversando un calvario. Chi fa impresa se ne sta rendendo conto, magari da punti di osservazione diversi. In questo periodo i provvedimenti di sostegno ai settori economici siciliani si sono tradotti in una barzelletta. Questo è il governo delle barzellette. Non c’è un solo provvedimento messo in atto dopo 5 mesi. Non si rendono conto della situazione che stanno vivendo le imprese o vivono in un altro pianeta?

E’ emblematica anche la vicenda del click day, una figuraccia enorme, quando non si era detto altro nei giorni precedenti sul rischio che potessero esserci problemi, oltre alla scelta discutibile di utilizzare questo metodo.

Anche lì. Al di là di tutto, il settore dell’editoria e che ruota attorno alla filiera del libro era escluso da quel provvedimento del click day. Per carità, non siamo la Fiat, non siamo imprese che muovono ingenti capitali, ma diamo lavoro a migliaia di ragazzi in tutta la Sicilia. Nei codici Ateco non avevano inserito nulla. Già i click day non serviva a nulla, era un gioco al lotto.

La vostra proposta era virtuosa, e non era meramente assistenziale, ma favoriva tutto il circuito del libro.

Noi non chiedevamo assistenza, non andavamo all’Ars con il cappello in mano. Avevamo detto che c’è una situazione di difficoltà, che ci sono tanti operatori in sofferenza. Bene, facciamo in modo che questa sofferenza diventi virtù per le nostre comunità. Quindi la regione si impegnava ad acquistare dei libri per le biblioteche dei territori. Gli editori si impegnavano non solo a fornire libri ma un calendario di iniziative. Questa è la proposta sottoscritta da 100 editori e 800 scrittori siciliani che hanno fatto un appello su questa proposta di intervento. Devo dire che l’Ars aveva anche recepito e inserito nel disegno di legge la nostra proposta. Cosa che abbiamo apprezzato. E’ diventata legge, poi si è fermato tutto. Non riguarda solo il nostro settore, ma tutti gli altri settori produttivi. Ho lanciato un appello per chiedere un incontro con il governo regionale.