A due mesi e mezzo dalla scomparsa, avvenuta il 3 di agosto scorso, e poi dal ritrovamento dei corpi nel bosco di Caronia di Viviana Parisi 43 anni e del suo bambino di 4 anni, Gioele Mondello, la fine della donna e del bambino rimane ancora avvolta nel mistero.
Tante le ipotesi investigative, tra le quali anche quella dell’omicidio-suicidio che ad un certo punto sembrava quella più accredita, ma che ora sembra invece allontanarsi dopo il ritrovamento di segni di morsi di cani sui corpi.
L’incidente e la scomparsa - La donna, DJ di 43 anni, ha avuto un incidente sull'autostrada A20 Messina-Palermo, all'altezza di Caronia. La polizia cerca lei e il figlioletto Gioele Mondello. L'auto su cui viaggiava con il piccolo ha sbattuto contro il guardrail e alcuni testimoni, subito dopo, l'avrebbero vista allontanarsi assieme al bambino nelle campagne circostanti. La Procura della Repubblica di Sant'Agata di Militello ha aperto un'inchiesta. Sulla vettura, una Opel Corsa, è stata trovata la borsa con i documenti e il cellulare. Al marito Daniele Mondello, musicista e Dj come lei, la donna aveva detto che sarebbe andata in un centro commerciale di Milazzo insieme al figlio. Un viaggio di appena 30 km, in realtà ne aveva già per-corsi fino al luogo dell'incidente 104.
Chi è Viviana – Torinese di origine, dove è cresciuta e ha iniziato a calcare i palchi delle discoteche, Viviana Parisi era sbarcata in Sicilia nel 2003, in provincia di Messina, dove si era trasferita definitivamente quando sposò il marito Daniele Mondello. Si sono conosciuti grazie alla musica e sono convolati a nozze. Quattro anni fa l'arrivo di Gioele e di conseguenza le prime rinunce di Viviana dj. Sempre meno serate nelle discoteche e sempre più notti insonni accanto al figlio. Nel paese di Venetico la coppia è stata descritta come affiatata e amorevole. Però il lockdown per il coronavirus aveva messo a dura prova Viviana. Era depressa da qualche mese e aveva anche affrontato delle cure. Poi, il 3 agosto, l’incidente e subito dopo la scomparsa.
Le indagini - Gli inquirenti cercano di capire se ci sono le impronte di Viviana sul traliccio che si trova a qualche metro da dove è stato rinvenuto il corpo della donna. L'autopsia ha escluso violenza, non ci sono colpi d'arma da fuoco o da taglio, è possibile che si tratti di suicidio, le fratture al bacino, alle vertebre e al torace sono compatibili con una caduta dall'alto. L'entomologo Stefano Vanin conferma il fatto che la donna è morta nel luogo del ritrovamento. Si sta lavorando sempre più all'ipotesi suicidio, anche perché salire sul traliccio non era un qualcosa di impossibile. La polizia ha fatto dei rilievi assieme ai tecnici dell'Enel che hanno messo a disposizione un cestello. Bisognerà però capire se Viviana si è suicidata o è caduta.
L'unica certezza il bambino era con la madre - Nel giallo di Caronia, con la morte di Viviana Parisi, la dj scomparsa il 3 agosto con il figlio Gioele, c'è una certezza confermata dal procuratore di Patti, Angelo Vittorio Cavallo: il bambino era con la madre. Lo prova la ripresa del 3 di agosto di una telecamera di sorveglianza di Sant'Agata di Militello, dove Viviana aveva fatto tappa prima di sparire ed essere ritrovata cadavere l'8 agosto nel terreno di Caronia ai piedi di un traliccio. Lì sono state trovate due impronte sul traliccio dell’alta tensione di Caronia, vicino dove è stato trovato il corpo di Viviana. Gli inquirenti hanno utilizzato una tecnica detta della fumigazione che ha permesso di trovare ciò che non ha trovato il test del luminol. «Bisognerà accertare se sono di Viviana Parisi o meno. Anche se fossero sue non dimostrebbero che si è gettata potrebbe essere scivolata dopo essersi messa in salvo da un attacco di animali». Così l’avvocato Pietro Venuti legale di Daniele Mondello.
L'ipotesi dell'aggressione da parte dei cani - Gli inquirenti convergono sull’ipotesi di un'aggressione di un branco di cani, ipotesi sostenuta anche dai legali della famiglia Parisi. Gli investigatori ripartono in particolare dai morsi sul corpo della donna, in particolare uno sul gomito, probabile segno di difesa, oltre che dalle due nuove impronte rilevate sul traliccio a seguito di nuove procedure scientifiche. Le indagini stanno cercando di stabilire quale percorso abbia fatto Viviana in quella tragica notte, con l’avvocato Claudio Mondello che sostiene la tesi di una “azione improvvisa” che avrebbe separato madre e figlio e potrebbe spiegare il loro ritrovamento a 800 metri di distanza.
Nuovi indizi - Una svolta alle indagini sulla morte di Viviana Parisi e del figlioletto Gioele Mondello potrebbe arrivare da nuovi indizi: "accertamenti irripetibili" fatti su richiesta degli avvocati della famiglia, Claudio Mondello e Pietro Venuti, con la tecnica della fumigazione da ciano-crilato. Al riguardo gli avvocati depositeranno una memoria in Procura, a Patti, ma al momento vige il massimo riserbo sui nuovi riscontri. Quello che emerge è che, come tra l'altro ribadito nei giorni scorsi dall'avvocato Nicodemo Gentile, la pista dell'omicidio-suicidio sarebbe stata ormai superata. Stando a quanto emerso finora si sa che il figlio di Viviana, Gioele, non avrebbe perso sangue nell'incidente. Il luminol aveva già accertato l'assenza di tracce ematiche e biologiche del bambino all'interno dell'auto e anche le persone che hanno visto la 43enne che col figlio in braccio scavalcava il guardrail dopo l'incidente stradale non avevano notato particolari traumi. Inoltre, neppure nei casolari delle campagne di Caronia sarebbero state tro-vate impronte o tracce biologiche che potessero attestare la presenza di mamma e figlio in questi luoghi.
Gli avvocati: "Non ci arrendiamo, vogliamo la verità" - Gli esami si sono svolti dopo un'istanza presentata dai legali della famiglia Mondello che ritengono plausibile l'ipotesi che Gioele sia morto aggredito da alcuni cani e che Viviana sia stata uccisa perché aggredita da alcune persone dopo aver visto morire il figlio. "Non ci arrendiamo – ha aggiunto Venuti - questo mistero di Caronia deve essere chiarito, vogliamo la verità".