Nicola Fici, consigliere comunale a Marsala della lista Cento Passi, eletto in una bufera politica che coinvolge il centrosinistra. Siete tre in opposizione in consiglio comunale. Profetiche furono le parole di un candidato della coalizione di Di Girolamo che disse “l’alternativa è tra perdere e scomparire”.
Bisogna ripartire facendo una serie analisi degli errori che hanno portato a questo risultato. Ma anche dai 12.500 elettori che hanno dato sostegno alla nostra coalizione e ad Alberto Di Girolamo. E’ vero, purtroppo, che ci si aspettava un contributo maggiore dalle liste e in particolare dal Pd. Sappiamo bene che il Pd ha avuto diverse difficoltà.
Lei è tesserato del Pd ed è andato in prestito ai Cento Passi?
Io non sono tesserato del Pd.
Una volta arrivati in consiglio comunale formerete il gruppo del Pd?
La costituzione dei gruppi passerà dalla composizione degli eletti. Sappiamo che uno dei tre seggi è attribuito all’ex sindaco Di Girolamo, che ha annunciato che vorrà dimettersi, quindi aspetteremo di capire come muoverci.
Di Girolamo non resta consigliere come ha detto lui stesso perchè sarebbe oggetto di attacchi continui, soprattutto all’inizio. I primi sei mesi qualsiasi cosa accada è sempre colpa di chi c’era prima. Oppure Di Girolamo resterà consigliere comunale solo per affossare Sturiano nella corsa alla presidenza del consiglio comunale e poi si dimetterà.
Questo non lo so. Ma è vero che i consiglieri di maggioranza sono così tanti che è difficile scalfirli. Occorrerà aspettare la proposta del sindaco Grillo. Non capisco perchè ancora non completi la squadra di governo della città. Deve nominare ancora degli assessori.
Aspetta che si elegga il presidente del consiglio comunale.
Ma 5 anni fa Di Girolamo non fece così, non capisco la differenza.
Che rapporti ha con Grillo?
Abbiamo seguito percorsi diversi. Lui è il sindaco del centrodestra, io sono sempre stato nel centrosinistra. E’ grave che in un momento storico così, in cui bisogna essere celeri nel dare risposte, non si completi il governo della città.
Le prime risposte sono state sulla casetta dell’acqua, sul doppio senso alla Spagnola, e sull’ospedale…
Sull’ospedale ricordo un’intervista di Grillo del 13 settembre in cui rassicurava la cittadinanza dicendo che l’ospedale di Marsala non sarebbe stato convertito in Covid Hospital e in un mese è cambiato tutto. La cosa allarmante è che dice di averlo saputo dal direttore dell’Asp attraverso un incontro casuale, e non dal governo regionale che è vicino a questa amministrazione.
L’avviso di conclusione delle indagini nei confronti di Enzo Sturiano per la vicenda del furto di energia elettrica e abuso d’ufficio per la festa di Ventrischi, secondo lei pregiudica le chance di fare il presidente del consiglio comunale?
Grillo ha fatto molto riferimento a condurre un’azione in maniera trasparente nei confronti della cittadinanza. Il caso non mi sembra di elevata importanza, ma deve ricoprire la seconda carica della città. Grillo ha sempre detto di voler rinnovare la classe dirigente, e ha tanti giovani a disposizione.
Pino Ferrantelli diceva che l’ultimo assessore da nominare sarà Rosanna Genna. Ha detto anche che Genna gli ha fatto firmare una carta con cui si impegnava a non avere pretese di assessorati. Che ne pensa?
Non so come sono andate le cose. Grillo di certo non può disattendere i due partiti che gli hanno dato sostegno, cioè Forza Italia e Fratelli d’Italia, e non si può nascondere dietro un finto civismo. Se ha voluto il sostegno di Ferrantelli deve accontentarlo.
Come si fa opposizione in tre?
Intanto bisogna vedere se questa maggioranza eterogenea resterà compatta, e mi sembra difficile. Se ci fosse realmente unità Grillo avrebbe nominato già gli assessori e sarebbe andato forte di un impegno politico all’elezione del presidente del consiglio comunale senza usare come merce di scambio e di ricatto politico gli altri posti da assessore.
La maggioranza di Grillo si regge su queste colonne: Via, Fratelli d’Italia, il gruppo di Stefano Pellegrino, e Forza Italia dove è stato eletto Sturiano. Secondo lei quale sarà la prima colonna a spostarsi verso l’opposizione?
Non sono abituato a guardare a casa degli altri. Guardo a casa mia, e noi abbiamo tre consiglieri comunali e dovremmo essere vigili su tutto quello che nel quinquennio Di Girolamo si è portato avanti. Ad esempio la pista ciclabile, l’amministrazione Di Girolamo ha ottenuto un finanziamento da 1,2 milioni di euro e spero che per meri impegni politici non venga disperso tutto nel nulla.
La sconfitta di Di Girolamo è stata così clamorosa che qualsiasi tipo di analisi valida. Ma alla fine vi siete visti, siete arrivati ad una conclusione sull’analisi del voto?
Parto da una premessa. La cosa allarmante è che ad eccezione di Lombardo in questi anni non si è voluta dare continuità ad un sindaco nella nostra città. Questo è importante perchè qualsiasi azienda può realmente cominciare a trarre i benefici di quello che si è messo in campo solo col tempo e con la perseveranza. Quando si amministra una città complicata come Marsala ci si assenta dai confronti con la cittadinanza, questo distacco si traduce negativamente sul voto. La lettura della nuova legge elettorale doveva essere fatta meglio prima di spendersi per questa campagna elettorale. Col voto di trascinamento il sindaco poteva fare bene a chiudere qualche accordo politico qualche anno fa che blindasse la sua elezione. Questo si è sottovalutato.
Cosa pensa di tutti questi dissidenti del Pd che hanno votato Grillo?
Mi danno fastidio. Quando si vive in una comunità la si accetta nel bene e nel male. Per questo ringrazio tutti i candidati che si sono spesi e ci hanno messo la faccia nelle liste della nostra coalizione.