Michele Rallo, attivista del Pd di Favignana, membro dell'assemblea regionale, come giudica l'elezione di Francesco Forgione a Sindaco delle Egadi?
Una svolta e un’opportunità. La svolta per un cambiamento necessario per le nostre isole, per troppo tempo rimaste ferme, vittime di dinamiche provinciali che hanno portato le Egadi a rimanere ferme rispetto al panorama nazionale. Le nostre isole meritano una opportunità, e quella di Francesco Forgione lo è in quanto lui è fuori da questi schemi isolani, anzi è molto più avanti, potendo portare con se un bagaglio di relazioni e di esperienze, una visione che va di certo oltre.
Qual è stato il contributo del Pd per la vittoria di Forgione, e che idea di partito esce da questo risultato?
Intanto voglio chiarire che esiste un Partito Democratico che ha lavorato e ha cercato in tutti i modi di trovare una sintesi non facendo uscire una sinistra frammentata, un partito che ha lavorato, nel rispetto della vocazione civica della lista Vivere le Egadi, insieme a Forgione contribuendo sui punti programmatici, con persone, relazioni e contatti. Questa parte di Pd è stato inclusivo, ha visto nel “campo largo” un’opportunità vincente, come si è visto dai risultati ottenuti alle Egadi e da altre parti. La mia idea è che quando il partito democratico ritrova la sua anima popolare che parla alla gente, che ascolta, che sappia anche mettersi a servizio sapendo togliersi le vesti vecchie di una dirigenza autoreferenziale che non fa avvicinare la gente, il popolo, diventa un partito prorompente e vince sui territori.
Forgione ha detto, festeggiando la vittoria, che Favignana deve superare le liti e le divisioni politiche del passato. Lei è stato testimone, e in un certo senso "vittima", di un sistema che mirava ad isolarla.
Personalmente avrei avuto tanti motivi per non espormi, oppure avrei preteso ruoli, altresì ho fatto un lavoro di servizio, non fermandomi a vecchie vicende del passato, ma facendone tesoro e guardando al futuro e sopratutto al bene delle nostre isole quindi all’opportunità di avere un sindaco come Forgione con un’ottima squadra, che può lavorare serenamente.
A proposito di superamento di divisioni, il Pd nel territorio, sotto un'apparente unità, sembra covare dissidi e dissapori tra le diversi componenti. Come si superano?
Oggi il Partito Democratico alle Egadi è a lavoro per ritrovare un equilibrio, ricucendo con chi ne ha voglia ma andando anche avanti. Non possiamo permetterci di stare arroccati alle vecchie dinamiche, ai vecchi schemi, dobbiamo riconquistare la fiducia della gente diventando nuovamente quel partito popolare, che guarda allo sviluppo del nostro arcipelago. Tutto questo lo possiamo ottenere anche grazie ad una dirigenza provinciale e regionale che deve essere più presente, rispetto a ciò che è avvenuto durante le amministrative. Rispetto alla nomina della segreteria provinciale su cui abbiamo manifestato come area grandi perplessità, l’unica luce a mio parere è la nomina di Giuseppe La Francesca come responsabile isole minori, nomina che riprende un tema centrale da noi posto durante il congresso rispetto all’attenzione che bisogna dare alle isole minori.
Quale sarà il vostro contributo di idee per l'amministrazione Forgione? Quali sono le proposte a cui tenete di più per l'agenda del Sindaco?
Migliorare la stato sociale attraverso il lavoro, una seria riconversione ecologica che crei opportunità nuove di lavoro è la chiave per lo sviluppo della nostra comunità. Ovviamente rilanciare l’immagine e la percezione dell’Area Marina Protetta come terreno di sviluppo sostenibile che è stato, ripartendo dai depuratori nelle tre isole. Rilanciare l’immagine delle nostre isole al mondo con le nostre bellezze, ma non solo mare e sole, ma anche cultura con i ns tesori come le cave di calcarenite che possono diventare patrimonio dell’umanità Unesco, oppure passare dalla qualificazione dei nostri gioielli come i piccoli borghi marinari di Levanzo o quello meno conosciuto di Punta Longa a Favignana. Bisogna avere il coraggio di avere una visione che vada oltre allo scandire delle feste patronali o delle feste natalizie.
Emanuela Serra è stata eletta alla guida del consiglio comunale delle Egadi. E' la prima donna ad assumere questo ruolo. La svolta passa anche da questi segnali?
Forte e importante la nomina per la prima volta nella storia di un presidente del consiglio donna, Emanuela Serra, altro segnale di svolta, facendo tesoro del prezioso lavoro fatto negli anni da Ignazio Galuppo, che ha garantito un dialogo aperto con tutti, anche quando si era fuori dal consiglio comunale, assolvendo alla sua funzione di garanzia.