Sarà giudizio immediato per gli imputati di "Sorella Sanità", l'operazione della Guardia di Finanza che a Maggio scorso in piena emergenza Covid ha portato agli arresti, tra gli altri, dell'ex manager dell'Asp di Trapani Fabio Damiani ed ex responsabile della Centrale unica regionale per l’affidamento degli appalti, e Antonio Candela, ex manager dell’Asp di Palermo e, al momento dell’arresto, coordinatore della struttura sanitaria regionale per l’emergenza Coronavirus.
Oltre ai due ex manager pubblici, a processo vanno i due presunti faccendieri, Salvatore Manganaro vicino a Damiani e Giuseppe Taibbi vicino a Candela, e poi per gli imprenditori: Salvatore Navarra della Pfe Spa, Crescenzo De Stasio della Siram, Ivan Turola della Fer.Co Srl, Francesco Zanzi e Roberto Satta della Tecnologie Sanitarie e Angelo Montisanti della Siram, nonché amministratore delegato della Sei Energia Scarl.
Salta l’udienza preliminare, perché il gip Antonella Consiglio ha accolto la richiesta di giudizio immediato del procuratore aggiunto Sergio Demontis e dai sostituti Giovanni Antoci e Giacomo Brandini. Il primo febbraio, davanti alla terza sezione del tribunale, inizierà quindi il dibattimento. Gli imputati hanno quindici giorni per scegliere eventualmente un rito alternativo.