I giudici di Caltanissetta hanno condannato l'ex giudice Silvana Saguto a 8 anni e mezzo di reclusione per gli affari che ruotavano attorno al sistema di gestione dei beni confiscati che passava proprio dalle decisioni dell'ex presidente del Tribunale Misure di Prevenzione di Palermo.
Ma oltre alle condanne ci sono anche i risarcimenti che i condannati dovranno sborsare alle parti civili: un danno da quasi 4 milioni, un terzo del quale dovrà pagarlo la Saguto.
Un milione 151.206,25 euro - dovrà sborsarlo proprio l'ex giudice, a lei sono stati sequestrati beni per un valore di oltre 823 mila euro, tra cui anche la sua casa.
Il marito della Saguto Lorenzo Caramma dovrà pagare in tutto 340.756,25 euro. L'avvocato Gaetano Cappellano Seminara dovrà pagare 575.756,25 euro, l'amministratore giudiziario Roberto Santangelo 573.800 euro e il professore dell'università Kore di Enna, Carmelo Provenzano 485 mila euro.
A Cappellano Seminara sono stati anche sequestrati un immobile in via Roma (dal valore di oltre 256 mila euro) e delle quote nella Legal Gest Consulting srl per quasi 468 mila euro. Beni già bloccati per un'altra inchiesta giudiziaria per evasione fiscale.
Alla presidenza del Consiglio dei ministri spetteranno un milione 950 mila euro, e di questi 500 mila euro a carico dell'ex magistrato, 400 mila a Cappellano Seminara e 250 mila di Provenzano. Anche il ministero della Giustizia: 738.468,75 euro, sono 358 mila euro per la Saguto, il marito e Cappellano Seminara. Risarcimento anche alla Regione Siciliana, 180 mila euro, per il Comune di Palermo, 108 mila euro, e l'università Kore, 65 mila euro, 5 mila li dovrà sborsare il figlio della Saguto, Emanuele Caramma.