L’emergenza Coronavirus coinvolge pienamente Marsala, con l’ospedale Paolo Borsellino riconvertito in Covid Hospital. Massimo Grillo, sindaco di Marsala, in una sua diretta Facebook ha fatto il punto della situazione sull’emergenza Covid in città e sull’ospedale. Cosa c’è da sapere?
Che l’ospedale di Marsala è al completo, sono pieni tutti i 60 posti in regime ordinario mentre ci sono 3 ricoverati in terapia intensiva. L’Asp nel fine settimana farà uno screening limitato agli studenti delle scuole medie superiori e ai loro familiari. Abbiamo rimodulato la Coc, il Centro operativo comunale, cioè la Protezione civile, ci sarà una sala operativa, e sarà il mio referente non solo per l’emergenza sanitaria ma anche per gli aspetti sociali. Se ci dovesse essere un nuovo lockdown dovremmo assistere le fasce più deboli, e dotarci di una organizzazione con le associazioni iscritte all’albo regionale. Ho avuto notizia di una nota dell’assessorato alla Salute inviata all’Asp di Trapani con la quale si autorizza di avviare immediatamente le procedure per l’affidamento della progettazione esecutiva per la realizzazione di un padiglione per emergenze epidemiologiche nell’area dell’Ospedale Paolo Borsellino. Si avvia finalmente quest’iter.
Ma sarà realizzato un padiglione a parte o si utilizza il Campus Biomedico?
Io ho chiesto di utilizzare l’area del Campus, anche per i ricoveri ordinari. Ma non è stata considerata questa proposta. Quindi ci sarà un investimento di alcuni milioni di euro per realizzare questo padiglione.
Quindi è un investimento grosso.
Mi dicono di alcuni milioni di euro.
Non è una tensostruttura provvisoria?
No, rimarrà come un padiglione ex novo per le malattie infettive anche dopo il Covid.
Passiamo alla politica. Sulle nomine dei tre assessori che mancano alla sua giunta giunge voce che uno dei nomi, quello di Ignazio Chianetta, è in bilico, se non addirittura depennato dalla sua lista. Che ci dice?
Tutti i nomi di cui si sta parlando non ce n’è uno esatto. Non avete informatori attendibili. In passato siete stati bravi, ma questa volta abbiamo capito chi erano gli informatori.
E che ha fatto, li ha mandati in Siberia…?
Quando si dice la verità anche con posizioni forti può essere d’aiuto a chi amministra. Per esempio ho apprezzato quanto avete scritto su via Istria.
Sulla sua volontà di togliere il porta a porta per mettere l’isola ecologica, che sarebbe una marcia indietro rispetto allo sforzo sulla raccolta differenziata.
Io ho specificato che non intendo abolire i mastelli e togliere il porta a porta. Non è così. Quello sarà un intervento sperimentale, solo per 30 giorni. In un quartiere popolare dove solo il 20% delle famiglie hanno ritirato i mastelli è assolutamente necessario continuare a tracciare chi fa il conferimento differenziato, ma è giusto capire come poter meglio organizzare il servizio. Noi ereditiamo un servizio di raccolta per i prossimi 4 anni, una cosa politicamente scorrettissima. Continueremo a parlare di interventi sanzionatori, nella logica del controllo, evitare le microdiscariche. Non intendiamo abolire il porta a porta, ma facciamo questo test per tentare di superare le criticità.
Quindi sugli assessori?
Ripeto, non ne avete azzeccata una.
Quindi non ci sarà nè Chianetta, nè Michele Gandolfo, né Pino Lombardo.
Questo continuate a dirlo voi. Ci siamo visti con la coalizione. Fino ad adesso tutto sta andando bene, la presidenza del consiglio, l’ufficio di presidenza, le commissioni. Tutto sta procedendo regolarmente. Io non mi faccio tirare la giacca da una parte e dall’altra, lavoreremo per la migliore soluzione per la città. Io ho bisogno di un ottimo assessore al Bilancio, che si occupi anche di rifiuti e servizi sociali, che sono aspetti molto delicati. C’è bisogno di una risposta adeguata a tutte le emergenze che abbiamo trovato.
Nel frattempo ha nominato il primo esperto, Renato Briante, che si occuperà proprio di servizi sociali.
Non è un regalo fatto a me stesso, ma alla città. Tra l’altro rispondendo alle tifoserie che sono ancora attive, Briante è stato archiviato nell’indagine in cui è stato coinvolto.
Si riferisce all’indagine della procura di Catania che nel 2010 lo portò ai domiciliari, poi fu tutto archiviato.
Il Gip ha scritto nell’archiviazione che quasi bisognava chiedergli scusa. Nel caso specifico lui stava seguendo un progetto da esperto e il Gip all’epoca scrisse che nessun elemento di peculato poteva essere ascritto a Briante per infondatezza del reato.
Infatti...
Ho nominato lui in una situazione in cui un bell’approfondimento bisogna fare su quello che è successo in questi 5 anni nei servizi sociali relativamente alla programmazione, i ritardi, la mancata utilizzazione di fondi, le scelte discrezionali, la perdita di finanziamenti. In un momento del genere, in cui al Comune non ci sono dirigenti, dove la dottoressa Cialona cerca di fronteggiare tante emergenze, in un settore coinvolto in inchieste giudiziarie, un esperto serve a porre ordine per tante ragioni. Sono questioni davvero delicate. Da quando mi sono insediato ho lavorato per riorganizzare la macchina amministrativa ponendo come priorità rifiuti e servizi sociali.