Ricominciamo dalla "buona politica". Esortazione espressa nella seconda seduta consiliare del neonato lustro amministrativo dal neoeletto per la terza volta presidente del consiglio comunale di Marsala, Vincenzo Patrizio Sturiano.
L'ha rivolta all'ex assessore Rino Passalacqua, che ha aspramente criticato l'elezione dell'ufficio di presidenza, avvenuta come previsto dagli accordi di maggioranza, e definendo "allineati e coperti" anche i nuovi giovani consiglieri della sindacatura Grillo e disastraso il primo mese d'operato dello stesso, il perché i lettori lo conoscono: pista ciclabile, casetta dell'acqua nomina di esperto e dirigente, non tenendo in considerazione i professionisti locali inseriti nella graduatoria di concorso.
Sturiano si è adirato e mutando parzialmente il titolo di un romanzo "nulla di nuovo sul fronte Sala delle Lapidi" e poi ha invitato il Passalacqua essendo un tecnico a partecipare e collaborare. E il pensiero che palazzo VII aprile sia una corazzata, con qualche scossa di assestamento, dubito ci sarà un terremoto, l'ha confermato W. Alagna definendosi soldato e paldino del neo sindaco che perseguirà la "buona politica", e lo stesso deve fare l'assise, maggioranza assoluta in quanto "cassa di risonanza " delle istanze del territorio, soprattutto in questo momento storico. Rimprovera a Sturiano il confronto ostinato con Passalacqua che porta "solo bagarre".
Per la cronaca Eleonora Milazzo vicepresidente del consiglio, anche se F.Coppola afferma che non sapeva nulla di questo accordo della coalizione di maggioranza, diversamente di quando la sera precedente dell'elezione del presidente di palazzo VII aprile aveva ricevuto indicazione dal primo cittadino di votare Sturiano. Una chiosa sarcastica: Vito Milazzo afferma e lo ricorda a F.Coppola che l'indicazione della Milazzo è nata da una condivisione di maggioranza a cui ha partecipato anche Noi Marsalesi, lista del Coppola e che se non ne era a conoscenza è per un difetto di comunicazione al loro interno. F. Coppola e Vito Milazzo, rispettivamente suocero e genero. Adesso un cittadino con un Quoziente Intellittivo pari a 80, ossia quasi nella media, può credere a questa "storiella"? Sì, necessita la "buona politica ".
Vittorio Alfieri