Dopo tanti anni in consiglio comunale a fare la voce grossa, a fare opposizione, Michele Gandolfo va lì, nella stanza dei bottoni. E’ stato nominato alcuni giorni fa assessore nella giunta di Massimo Grillo a Marsala. Assessore, ha anche delle deleghe piuttosto impegnative.
Sì, sono sport e impiantistica sportiva, trasporti, servizio idrico, canile, decentramento, sanità, pubblica illuminazione. C’è da lavorare.
E tra tutto da dove comincia?
L’esperienza amministrativa serve molto. Non parto da zero. Ho cominciato una serie di incontri con i funzionari del Comune, intanto per vedere a che punto è l’iter di alcuni progetti. In particolare per l’impiantistica sportiva c’è il progetto per il manto in erba sintetica al Municipale, c’è un finanziamento di 800 mila euro. E’ una pratica ferma a Palermo, e dobbiamo sollecitarla. Poi ci sono altri impianti, come quello di Paolini, il PalaSport. Chiaramente superata l’emergenza Covid il PalaSport deve ospitare delle manifestazioni pubbliche. Abbiamo anche la palestra di Digerbato e quella di Strasatti che sono inagibili. Dobbiamo risistemare l’albo delle associazioni sportive.
Ha anche la delega alle politiche sanitarie, che in questo periodo è molto delicata.
L’ho chiesta io, nella qualità di medico. Ho contattato il presidente dell’Ordine dei Medici e le associazioni di categoria per sentire quali sono le carenze che stanno evidenziando nel settore.
E’ consapevole anche lei del fatto che bisognerebbe potenziare la medicina territoriale?
Sì. E’ un problema grossissimo a livello nazionale. Noi dobbiamo limitare il più possibile i reparti Covid, quindi potenziando la medicina territoriale. Ma ai medici non sono stati messi a disposizione gli strumenti idonei per affrontare l’emergenza. Si parla dei tamponi rapidi che devono effettuare i medici curanti, ma gli studi medici devono essere attrezzati. Sono decisioni prese a livello nazionale che sono cervellotiche. Il tampone si può fare, ma creando delle zone esterne rispetto agli studi professionali, in cui i medici prestino a turno la loro opera. Non so se a livello locale possiamo intervenire.
Tra le deleghe ha anche l’illuminazione. Lei in questi anni da consigliere comunale ha fatto opposizione dura anche in merito all’illuminazione pubblica. Ora che ha in mano la patata bollente che farà?
Intanto devo dare atto che c’è tutta una progettualità dell’ex amministrazione che andrà portata avanti. Ci sono dei progetti da circa 10 milioni di euro, già in dirittura d’arrivo, e il merito va all’amministrazione uscente. Uno, da 4,8 milioni, per la realizzazione di 5 mila corpi illuminanti a led, su un totale di 14 mila. Questa gara verrà fatta a dicembre, se tutto va bene si potra cominciare ad inizio anno. Riguarderà la periferia di Marsala. C’è un altro progetto, di circa 5 milioni di euro, che andrà a gara a gennaio, che permetterà di trasformare altri 5-6 mila corpi illuminanti a led. In linea di massima con questi due progetti di riuscirà a trasformare il volto di Marsala dal punto di vista dell’illuminazione. Poi c’è un altro progetto che riguarda il fotovoltaico per la piscina comunale, e la trasformazione a led dei fari dello stadio. Sono progetti che potrebbero trasformare il volto di Marsala.
Che significa decentramento amministrativo, tornano i consigli di quartiere?
Più o meno. L’idea di Grillo è istituire dieci municipi. ANche lì dobbiamo cercare di creare non proprio i consigli di quartiere, ma rappresentanti dei quartieri che permettono di riavvicinare le periferie al centro di Marsala. Sul fronte idrico invece bisogna essere più puntuali. Andrò a vedere che tipo di progetti ci sono. Ma in ogni caso non deve esistere che se c’è una rottura o l’acqua non arriva in alcune zone, all’ufficio idrico staccavano i telefoni per non ricevere le lamentele. Non deve più avvenire. Il Comune deve essere vicino ai cittadini.
E sul canile?
Vorrei che i cani custoditi nel canile fossero utilizzati per la pet terapy, in modo che siano dei dottori dell’anima per ragazzi con problemi psichici. Ciò permetterebbe uno scambio reciproco di affetto e sostegno. Bisogna promuovere l’adozione dei cani. Un altro progetto è la realizzazione di aree verdi per i cani padronali, per la sgambatura dei cani, e colonnine per distribuire croccantini e acqua.