Giuseppe Castiglione, sindaco di Campobello di Mazara, parliamo di Coronavirus. Partendo dal presupposto che un rimedio certo non c’è, ci sono tante soluzioni, ogni Paese si inventa qualcosa, ogni amministrazione cerca di fare quello che può, anche con ordinanze molto originali. Lei, ad esempio, non avrebbe mai pensato, fino ad un anno fa, di fare una ordinanza per vietare alle persone di stare davanti ad un bar o alla posta. Perché nasce questa sua ordinanza molto stringente?
E’ relativamente stringente, quando c’è stato il primo lockdown ho fatto un’ordinanza con la quale imponevo di fare la spesa in ordine alfabetico, anche il quel caso ci sono stati dei contestatori, ci sono sempre, poi alla fine quando io l’ho revocata altri rimpiangevano il fatto che io l’avevo tolta. Quando ognuno di noi mette in campo delle azioni non lo fa per guadagnarsi qualche minuto di gloria su facebook o qualche altro social, ma perché tiene alla salute dei cittadini. Dopo esserci sentiti con il Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza, e avendo evidenziato le criticità nei comuni, abbiamo ritenuto con il comandante dei vigili urbani di fare questa ordinanza che nasce solo con l’obiettivo della sicurezza dei cittadini. Il precludere l’utilizzo della nostra villa comunale e di un’altra villetta, abbiamo solo queste due, nasce dal fatto che piuttosto che luogo dove i cittadini vanno per fare una passeggiata all’aria aperta, con i bambini, era diventato luogo di bivacco in particolar modo in questo periodo, da parte di residenti stagionali nel nostro comune, con tutte le conseguenze del caso, con l’aumento dei contagi nel nostro territorio. Così come tanti nostri giovani, incuranti del pericolo, che invece comincia a far preoccupare e non poco, perché proprio sui giovani il Covid sta facendo maggior presa quanto meno nella nostra città, per cui ho ritenuto di evitare gli assembramenti nelle vie principali e nelle piazze dove non c’è necessità, se non per motivi di salute o di lavoro che possano giustificare la presenza nel centro cittadino. Ho pensato che questa ordinanza possa aumentare il livello di sicurezza sociale per la nostra città, e cercare dunque di non far aumentare i contagi che noi stiamo cercando di mantenere piuttosto contenuti.
Castiglione, a Campobello di Mazara ci sono molti lavoratori stagionali extracomunitari, specie nel periodo di raccolta delle olive, che sfuggono al tracciamento sanitario. C’è paura per questo da parte dei cittadini?
Sì, la paura c’è e mi viene sempre più spesso evidenziata. Ma io punto l’attenzione su un problema di carattere generale perché il Covid non guarda in faccia nessuno, tantomeno al colore della pelle. I lavoratori extracomunitari per la maggior parte sono controllati e ad esempio sono stati accompagnati dai propri datori di lavoro a fare i tamponi, cosa che è avvenuta anche nelle scorse giornate di screening rapido. Una situazione di controllo non dico capillare c’è stata, anche l’Usca ha fatto dei controlli a campione all’interno del campo, qualche positivo è stato riscontrato ma nulla di preoccupante. Non sono situazioni che hanno causato il diffondersi del virus nel nostro Comune.
Sindaco, in questo periodo così difficile i Comuni hanno sempre meno risorse e sempre meno mezzi per poter affrontare non solo la pandemia ma tanti altri problemi. Vi sentite come sindaci più soli?
No, io devo dire che la presenza delle istituzioni c’è. Posso dire che il Prefetto, le forze dell’ordine, i carabinieri soprattutto, sono presenti e vicino all’amministrazione e al sindaco. Certo mancano anche delle azioni concrete che potrebbero aiutarci per sostenere la lotta al contagio. E’ un periodo difficile, lo era prima del Covid, ora lo è di più. I provvedimenti che il Governo ha messo in campo sono tanti, ma spesso non sono idonei per le esigenze di ogni singolo comune. Ringrazio l’Anci per la sua azione di sostegno ai Comuni, ci sono vicini, ma rimane la difficoltà di noi sindaci di dover amministrare senza avere la contezza delle risorse necessarie per poter fronteggiare le emergenze. Oggi ad esempio le nostre famiglie cominciano ad accusare i problemi della crisi che la pandemia sta accentuando sempre di più.
Tornando alla sua ordinanza, è comunque preoccupante che si debba mettere in campo il provvedimento che lei ha fatto per responsabilizzare e sensibilizzare i cittadini riguardo alla pandemia da Covid-19.
Purtroppo questo è il grado di cultura che vige non solo a Campobello ma un po’ su tutto il territorio nazionale. Io quando incontro qualche cittadino, dico: ma per forza deve accadere il caso nella tua famiglia per renderti conto che non si sta parlando di favole o barzellette, ma di un qualcosa che sta investendo il mondo intero. Non si può dar retta a qualche ciarlatano che si presenta in tv a smentire tutto quello che gli scienziati, i governi mettono in campo per far capire ai cittadini la reale difficoltà che si sta vivendo. Baste vedere le immagini e sentire le testimonianze dirette di medici e infermieri in prima linea negli ospedali per capire le sofferenze che questo virus crea e che può lasciare nelle persone. Il Covid si trasferisce da una persona all’altra per delle azioni nostre che non seguono le regole che ci vengono dalle istituzioni.
Sindaco, le scuole sono aperte a Campobello?
Sì, le scuole sono aperte, abbiamo avuto qualche caso in qualche classe, ma è stata messa in quarantena, abbiamo effettuato le sanificazioni e dopo tutto è rientrato nella normalità. Questo ci fa ben sperare per il proseguo della normale attività scolastica.