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01/12/2020 06:00:00

Castelvetrano, Pasquale Calamia: "La città aspetta risposte e soluzioni su coste e piano regolatore"

Pasquale Calamia è segretario del Partito Democratico di Castelvetrano ed ex consigliere comunale.

Sono stato consigliere comunale dal 2001 all’8 marzo del 2016 quando ci siamo dimessi tutti.

E’ stato candidato sindaco?

Sono stato candidato sindaco ed ero pure candidato consigliere nella lista del PD insieme a Uniti per Castelvetrano nelle scorse amministrative del 2019.

Castelvetrano è un’amministrazione guidata dai Cinque Stelle con il sindaco Alfano. Che giudizio possiamo dare sull’amministrazione?

Il nostro giudizio è di un’amministrazione che allo stato attuale non ha voluto ammettere la difficoltà di governare una città complessa come Castelvetrano non è facile. Ne è prova anche dalla poca sensibilità che hanno dimostrato in questi giorni, nell’aprire un dialogo prima all’intero consiglio comunale, eravamo in trattazione e in fase embrionale, per poi chiudere inspiegabilmente all’indomani con la nomina di tre assessori. Il periodo di rodaggio dall’insediamento lo abbiamo dato. Noi siamo opposizione politica alla Giunta Alfano, ma non opposizione alla città di Castelvetrano. Abbiamo dato il tempo ragionevole ad una compagine che per la prima volta amministrava la città, non avendone mai avuto esperienza. Giustamente il tempo per capire come funziona la macchina amministrativa è stato dato.

Ma quanto tempo deve durare questo periodo di rodaggio?

Questo lo dovete chiedere a loro. Ci troviamo di fronte ad una città che deve avere delle risposte e soluzioni. Parlo delle coste, del piano regolatore e del territorio. Spesso si è parlato di piani di riqualificazione ambientale. I nostri consiglieri comunali, a cui va il mio ringraziamento per il lavoro che fanno, hanno più volte sollevato a che punto è il piano regolatore e che punto sono una serie di proposte che il PD ha prodotto in seno al consiglio comunale, ma ad oggi ci troviamo di fronte ad un muro e non abbiamo avuto risposte dall’amministrazione. Questa città ha bisogno di risposte serie e chiare che questa amministrazione non ci sembra che stia dando.

E’ possibile un’alleanza PD Cinque Stelle a Castelvetrano?

Noi lo abbiamo detto in questi giorni che il PD è disposto a confrontarsi su idee e progetti per la città da realizzare alla fine del mandato amministrativo. Questo non è stato possibile, perché in seno alle trattative, il sindaco ha fatto l’annuncio dei tre assessori. In questo momento è prevalso l’ego di non ammettere che questa città è difficile da governare. Ma la differenza tra noi e loro è che, mentre loro cercavano la condivisione del programma dei Cinque Stelle, noi invece cercavamo una convergenza sulle priorità da realizzare. Per cui ci viene difficile pensare ad oggi che ci possa essere qualcuno all’interno del mio partito che venga a dire, dovete fare un’alleanza senza che questa venga discussa all’interno del partito di Castelvetrano.

Calamia, a proposito di partito, c’è stato un incontro che avete fatto, a livello di direttivo, a proposito del recovery fund. Ci sono delle proposte concrete che state portando avanti?

C’è stato un incontro con tutti gli amministratori provinciali del partito, voluto dal segretario provinciale Domenico Venuti anche in prospettiva dell’incontro con il segretario regionale Barbagallo e il ministro Provenzano. Si è parlato molto di ambiente e di riqualificazione pensando al recovery fund, come una grossa opportunità non solo per la provincia di Trapani ma per tutto il territorio. Tutti siamo arrivati ad una considerazione, la politica spesso si basa sugli obiettivi territoriali, oggi l’obiettivo è di discutere di omogeneità territoriali e mettere a sistema tutta una serie di bellezze naturali e architettoniche con una viabilità compatibile, provinciale e rurale per valorizzare il nostro paesaggio e la nostra agricoltura.

Calamia, negli ultimi consigli comunali si è percepito un clima rovente, in particolare dall’approccio provocatorio delle opposizioni. Il PD ha intenzione di raffreddare un minimo questo clima, perché così il dialogo diventa difficile.

Noi siamo il PD e ci siamo presentati in contrapposizione alle altre forze politiche che oggi si trovano all’opposizione. Noi siamo opposizione politica e siamo abituati a fare ragionamenti politici, le beghe personali, gli scontri personali non giovano a nessuno. A noi piace confrontarci sulle cose da fare e sulle soluzioni. C'è chi vuole portare la politica sul piano della confusione e della rissa, a questo noi non ci si stiamo. Noi siamo stati l’unico partito che si è candidato con il nostro simbolo, le nostre storie e le nostre identità. Altri si nascondono in un finto civismo e attaccano costantemente il PD dicendo che è responsabile su quello che accade a Castelvetrano. A questi che condividono le politiche regionali e le disastrose politiche sanitarie che sono sotto gli occhi di tutti, partendo dalla gestione della pandemia in Sicilia, chiediamo di portare risultati. Noi siamo per una politica di bassi toni ma di alti contenuti.