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09/12/2020 06:00:00

Marsala, Linda Licari: "Non c'è programmazione sulle politiche sociali. Manca il Garante della disabilità"

 Linda Licari, ex consigliere comunale di Marsala. Ha preso un’enormità di voti alle scorse elezioni comunali, ma non è riuscita a non essere eletta, ha inviato un documento con il quale interviene sulle politiche sociali a Marsala. Il sindaco non ha ancora distribuito la delega delle politiche sociali e probabilmente la tratterrà per se. Lei cosa ne pensa?

Mi stupisce come anche altre realtà associative marsalesi non abbiano fatto nessun intervento in merito. In un momento così difficile, in un momento di disagio socio-economico come quello della pandemia, ricordiamo già le difficoltà vissute nel corso della prima ondata e oggi, da insegnante di sostegno, lo vivo perché sento le difficoltà che vivono gli adolescenti. Mi stupisco di come la delega non sia stata ancora assegnata. Il sindaco non è stato chiaro. Se voleva tenere la delega per se, che lo dichiarasse in maniera esplicita e ne motivasse le ragioni visto che abbiamo un bel parterre di consulenti e assessori. E’ un momento davvero molto delicato, in cui ci sono ultimi che rimangono ultimi, se a loro non vengono dedicate delle attenzioni particolari e per questo ci vuole un lavoro programmato nel tempo. Al momento non vedo una linea chiara sulle politiche sociali. Abbiamo saputo della nomina dell’esperto Briante, che ha avuto diverse nomine e incarichi nella pubblica amministrazione, però non comprendiamo quale sia la linea politica. Un riferimento politico ci vuole che serva a dare una linea programmatica su quello che deve essere il futuro delle politiche sociali della città. Io non ci vedo chiaro. Ovunque si parla di coesione sociale, dall’Europa alle Regioni, io guardo sempre al Nord e vedo che l’Emilia Romagna ha stanziato tantissimi soldi come Regione, per creare centri sociali, asili nido, cose su cui abbiamo puntato anche noi con la vecchia amministrazione. Voglio ricordare l’asilo di Bosco che è stato già finanziato. Io non voglio attaccare nessuno, ma soltanto esprimere una mia riflessione a mente serena. Quello che voglio dire, è di non tralasciare quello che è già programmato. C’è, ad esempio, il social housin, un’opera importantissima per un quartiere popolare come quello di Amabilina, dove mancano luoghi d’incontro e di socialità per i giovani.

Come vede e quali servizi si possono fare nel sociale secondo lei?

Chiedo di investire in nuovi servizi per il sociale, pensando all’infanzia, all’adolescenza, alla disabilità che non è solo giovanile ma riguarda molto anche gli anziani. Ci sono state delle note scritte dai consiglieri di maggioranza, riguardo ai mezzi di trasporto per i disabili, un problema annoso che va seguito e affrontato. Se non abbiamo i mezzi a disposizione, non posso che pensare al bilancio di cui ancora non si parla in questo consiglio comunale che vedo silente e assente. Non so cosa aspettino per riunirsi. Abbiamo tutto fermo. Nelle politiche sociali non vedo una discussione aperta, un indirizzo politico. Ma del resto anche in altri settori c’è anche una grande confusione. Parlando delle scuole, si è detto prima tre giorni di chiusura, poi si è tornati indietro. Non capisco se manca la programmazione o su quella che si fa poi intervengono delle forze esterne.

Linda Licari, in città la vera forza di opposizione, visto che in consiglio comunale sono appena tre i consiglieri, dovrebbe essere quella del Partito Democratico che ha una segreteria, una segretaria attiva ecc. Sta cercando di fare un’analisi del voto che oramai può valere a nulla ma non riesce a mettere su dei tavoli di lavoro che magari possano portare a delle proposte. Avete aperto questa discussione all’interno della segreteria, perché c’è sempre un PD che tutte le volte che c’è un congresso si rinnova a parole e sulla carta, ma subito dopo ripiega su se stesso con i medesimi errori di sempre.

Sono perfettamente d’accordo con questa analisi. C’è stato un direttivo che è stato sollecitato dopo quasi due mesi che non ci si riuniva. Ma più che parlare di analisi del voto, bisogna parlare di proposte. Abbiamo bisogno di avere degli incontri cadenzati, settimanali, cosa che io continuo a fare, non mi fermo, ci credo fino in fondo, però il PD si deve organizzare. A Maggio è stato fatto un direttivo di cui faccio parte anche io ma ci sono delle difficoltà a creare dei tavoli tematici. La segreteria non è stata ancora organizzata, c’è solo la segretaria e il direttivo. Se si crea una segreteria, ci devono esser delle figure responsabili, ognuno per i propri settori, comunicazione, ambiente, politiche sociali, come hanno fatto in ambito regionale. Un partito così, il primo partito del Paese, non può non avere una segreteria e un circolo organizzato che si incontra puntualmente, per dare la propria voce e dire cosa pensa nei confronti dell’amministrazione rispetto alla quale si trova all’opposizione. Infine, voglio fare un appello. Abbiamo votato il regolamento per il Garante della Disabilità. Mi chiedo anche per questo, cosa ci vuole per nominare questa figura che potrebbe vigilare su quello che manca, su quello che si potrà fare per la disabilità in genere, sulle barriere architettoniche e soprattutto per quelle mentali.