Giuseppe La Francesca, responsabile Isole Minori del Partito Democratico in provincia di Trapani. A Pantelleria forze politiche molto diverse tra di loro sono d’accordo sull’inadeguatezza, che voi sottolineate, del sindaco di Pantelleria Vincenzo Campo, Addirittura avete scritto anche al Prefetto, questo vuol dire che la situazione è grave. Cosa sta succedendo a Pantelleria La Francesca.
Il fatto che tre consiglieri di opposizione e tutte le forze politiche dal centrosinistra al centrodestra riescono a mettere da parte le proprie ideologie e i propri steccati per rimarcare lo stato di inadeguatezza dell’amministrazione comunale a guida Cinque Stelle, credo che questo già la dica tutta. Emblematica è stata la crisi dei trasporti marittimi. 12 giorni senza collegamenti e con i nostri commercianti che iniziavano a chiudere le saracinesche e per la nostra amministrazione non c’era crisi, non c’era nulla di così grave. Fortunatamente da lunedì scorso è rientrata la crisi e non abbiamo avuto bisogno di altre cose. Ma il sentirci dire che non c’era nessuna crisi vuol dire che c’è una amministrazione inadeguata e istituzionalmente isolata come lo siamo stati noi per 12 giorni.
La sensazione è che il sindaco Campo non sia politicamente e amministrativamente in grado di gestire il Comune?
Assolutamente, quello che diciamo noi è proprio questo dal punto di vista amministrativo e politico. Ma è un po' la natura del Movimento Cinque Stelle il fatto che in provincia sia addirittura rimasto solo il senatore Santangelo a rappresentare il movimento che appare ormai isolato. Pian piano se ne stanno andando tutti. Il sindaco non riesce a parlare con il Governo regionale nemmeno con l’assessore Razza per la sanità dell’isola. C’è un isolamento che per noi è preoccupante e per questo abbiamo chiesto un incontro con il Prefetto. Abbiamo fatto uno sforzo importante e cercato di dare voce alle esigenze della cittadinanza. Noi stiamo capendo che ci sono i cittadini che vivono nell’incertezza e ci stiamo muovendo per loro.
La Francesca a che punto siete con le iniziative sulla sanità di Pantelleria e in particolare per il punto nascita che crea non pochi problemi alle partorienti?
Quella del punto nascita è un caso paradossale. Iniziato tutto a febbraio 2020, all’inizio della crisi da Coronavirus, quando siamo riusciti a perdere una deroga consolidata per il nostro punto nascita, con un lavoro enorme fatto dal precedente governo regionale e voglio citare l’assessore di allora Baldo Gucciardi. Scompare tutto a febbraio e in piena crisi le nostre partorienti sono costrette a spostarsi sulla terraferma lasciando allora un territorio covid-free per andare in provincia dove vi erano tanti casi come sappiamo. La situazione per ora è ferma. Abbiamo un comitato spontaneo che segue in maniera seria e stabile tutti i problemi del nostro ospedale su tutti i reparti. Sul punto nascita purtroppo non ci sono novità, la lotta continua e noi cerchiamo di seguire il tutto, quantomeno per arrivare ad una riapertura per i parti a basso rischio.