Ritorno al passato. Nei giorni scorsi il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana ha esautorato l'assessore alla salute e al welfare Giulio Gallera, sostituendolo con l'evergreen Letizia Moratti nominata anche vicepresidente, già sindaca di Milano,ministra della pubblica istruzione e presidente di mamma RAI.
Divagazione che lascia riflettere perché Letizia, il cognome all'anagrafe Brichetto Arnaboldi, è conosciuta con il cognome da coniugata, la pitonessa Daniela Santanchè all'anagrafe Garnero in sede giudiziale nell'accordo divorzile mantenne il cognome dell'ex marito. Chissà perché? Misteri della fede da protagonismo a tutti costi.
Emma Bonino esponente del femminismo non lo avrebbe fatto mai. Tornando alle vicende lombarde, Gallera la cui gestione del Coranavirus ha lasciato più di qualche perplessità ,ultima il ritardo nella campagna di vaccinazione. La motivazione dell'avvicendamento la stanchezza. Suona come una bocciatura. Nella politica del belpaese gli "a volte ritornano" sono frequenti. Nella prima repubblica il "Divo" 7 presidenze del consiglio in tre diverse legislature, la prima nel 1972 ,l'ultima nel 1992.Nella seconda repubblica il "Caimano" 4 volte presidente in 3 legislature, la prima nel 1994,l'ultima nel 2011. Anche a capo lilibeo non ci siamo fatti mancare nulla ,Gaspare Sammaritano 8 volte, Enzo Genna e Salvatore Lombardo due volte dal 1986.
Presidente del consiglio non ritorna è sempre lo stesso da quasi nove anni, a fine consiliatura se tutto andrà bene saranno 13, un bel numero per i calciofili e il presidente gradisce la sfera di cuoio .
Certamente un ritorno al passato è Pino Ferrantelli. La Moratti e Massimo Grillo alleati nei governi Berlusconi bis e ter dal 2001 al 2006. Per entrambi un ritorno al passato, con il sapore di retrocessione.
Vittorio Alfieri