Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
12/01/2021 06:00:00

Sicilia. Le manovre della giunta Musumeci. Pierobon verso la conferma. Rischia Turano?

Niente da fare, manca la quadra ancora sulla giunta regionale siciliana.


Anche il nome della deputata Luisa Lantieri in sostituzione dell’assessore Alberto Pierobon (UDC) appare adesso un miraggio.
Due le motivazioni particolari: Pierobon è blindatissimo da Roma, sulla sua figura non si transige e non per attaccamento alla poltrona ma per la delicatezza delle deleghe, che altrimenti dovrebbero essere rimodulate.
La delega ai rifiuti è una delle più difficili, nessuno scordi che il deputato Vincenzo Figuccia ha deciso di lasciare dopo pochi mesi.
Musumeci ha chiesto ai partiti componenti l’esecutivo di esprimere una donna, al momento gli assessori sono 12 e tutti uomini. L’ipotesi Lantieri, che si dava come certa da ambienti dell’UDC, non potrà prendere forma: è già stata assessora dell’ex governatore Rosario Crocetta e ha una facilità nel cambio partiti come si cambiano gli ascensori.
Insomma, le voci che si susseguono da Palermo sono tante.


C’è chi spinge per l’ingresso in UDC della Lantieri e c’è chi però non le promette alcun ruolo in giunta.
Il presidente Nello Musumeci ha bisogno di una persona di fiducia, così come lo è tutto il suo esecutivo.
Si riapre, dunque, la questione. Ma dentro l’UDC le posizioni sono chiare, pure la figura di Mimmo Turano, assessore alle Attività Produttive, appare blindata tuttavia le voci di corridoio lo dicono: potrebbe essere sostituito con una donna, rimanendo deputato.


Le mosse della giunta regionale potrebbero passare dalle elezioni a Palermo, che si svolgeranno qualche mese prima delle elezioni regionali, ad occupare la scena in questo momento sono i moderati.
Palermo sarà un laboratorio, ci sono fin troppe candidature pronte al via e molti accordi da limare, con altrettanti passi indietro. Forza Italia questo lo sa e ha iniziato a blindarsi le sue di posizioni, con degli scenari più chiari e sicuramente con candidati che ambiscono a tornare all’ARS.
Un centro moderato e riformista c’è e appoggerebbe l’uscente governatore Musumeci ma al netto dei leghisti, che andrebbero quindi con una loro candidatura sia a Palermo che al governo della Regione. Cosa ne sarà dei Cinque Stelle? Il loro appeal è in netto calo, le percentuali non sono quelle di un tempo, mancano figure di spicco sui territori.


La provincia di Trapani ha perso sia Sergio Tancredi che Valentina Palmeri, oggi in Attiva Sicilia. Per continuare a sopravvivere i grillini hanno necessità di fare una alleanza con il Pd, solo in quel caso avrebbero maggiori chance. Molto dipenderà da quello che accadrà a Roma.