Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
18/01/2021 06:00:00

Marsala, Massimo Grillo: "Dialogo con i cittadini e interventi strutturali. La città sarà protagonista nel Mediterraneo"

Sindaco Massimo Grillo la situazione della pandemia sta mettendo a dura prova ogni aspetto della tenuta sociale. Gli assembramenti durante le festività non sono mancati, non sono tardivi adesso i suoi provvedimenti?

Il periodo che stiamo vivendo è il periodo più difficile perché dobbiamo imparare a convivere col virus. Ricordo che durante la prima ondata Marsala ha vissuto un periodo lunghissimo in cui i positivi erano solo una decina e nonostante questo ci fu imposto dal governo nazionale addirittura il lockdown: nessuno poteva uscire da casa, se non per necessità e lavoro. Per i sindaci, in quel momento storico, il compito era più semplice: dovevano invitare i cittadini a stare casa, mandare in giro una macchina con la voce preregistrata in attesa che arrivassero i ristori a livello nazionale e sovraintendere il funzionamento della macchina della solidarietà. Anche i controlli erano molto semplici: perché le strade erano deserte e individuare chi non rispettava le regole era più semplice. Oggi non è così: il periodo di convivenza ci impone di affidarci molto alla responsabilità individuale. I controlli ci sono, ma sono divenuti molto più difficili perché se le persone possono uscire di casa è chiaro che diventa necessaria una vera e propria marcatura a uomo. Per non parlare dei casi in cui addirittura la gente si organizza con comitive di amici per trascorrere serate in casa di qualcuno o in una casa presa appositamente in affitto. Queste sono tutte circostanze che a marzo non si verificavano e che oggi, invece, hanno determinato la crescita esponenziale dei contagi. Secondo autorevoli studi, infatti, oltre il 75% dei nuovi contagi è avvenuto tra le mura domestiche. Le forze dell’ordine stanno facendo il possibile: i nostri vigili urbani, malgrado la scarsa disponibilità di mezzi, stanno lavorando con tanta buona volontà pur sapendo che è pressoché impossibile controllare ogni angolo, perseguire ogni singolo comportamento scorretto. Detto questo, la mia amministrazione ha fatto tutto quanto era in suo potere, in alcuni casi anche anticipando le norme poi dettate a livello regionale e nazionale. Prendendo di volta in volta le decisioni che si rendevano necessarie, guardando ai numeri che ci arrivavano dall’Asp e misurandosi con gli esperti del Centro Operativo Comunale di Protezione Civile. Abbiamo chiesto alla Regione di istituire una zona rossa nella città di Marsala e di prevedere dei ristori per le categorie che più stanno soffrendo per le restrizioni. In attesa abbiamo mantenuto chiuse le scuole subordinandone la riapertura ad uno screening della popolazione scolastica che abbiamo chiesto all’Asp di predisporre e che sta avendo luogo in queste ore. Inoltre, abbiamo chiuso i mercati all’aperto, abbiamo disposto la chiusura delle vie del centro urbano durante il fine settimana, negli orari di maggiore afflusso e in cui di solito si svolge la così detta movida, abbiamo predisposto norme più rigide di distanziamento sociale per gli esercizi pubblici e luoghi limitrofi. 

 C’è smarrimento tra i cittadini, l’incertezza del domani sta creando anche tanta insicurezza. Interverrà e come per fronteggiare i diversi fenomeni delinquenziali cittadini?

Come ho detto in campagna elettorale, Marsala negli ultimi anni è diventata una città meno sicura. Da quando mi sono insediato ho istaurato un dialogo continuo con Questore e Prefetto e i comandanti delle Forze dell’Ordine. Con il nuovo assessore D’Alessandro ed il Comandante Menfi lavoreremo con nuovi strumenti finalizzati alla tutela della sicurezza urbana, pensiamo di valorizzare l’apporto dei privati con i cosiddetti “patti per la sicurezza urbana” con il coinvolgimento delle associazioni di categoria. A breve, sentito il Prefetto, insedieremo un tavolo tecnico per proporre delle soluzioni concrete per la questione sicurezza in città. Sotto la mia sindacatura a Marsala, mi è stato comunicato dal Questore di Trapani, l’applicazione, per la prima volta, della misura del Daspo urbano “Willy”, per due persone che si erano macchiati di gravi atti di violenza proprio nel centro urbano. E personalmente spero, malgrado le evidenti difficolta per carenze di organico, che possano essere reintegrate anche le figure dei falchi della polizia. Per il resto è chiaro che la crisi pandemica si sta trasformando anche in crisi economica e sociale. Per questo stiamo lavorando per la creazione di un tavolo tecnico, aperto a tutte le realtà più importanti del terzo settore per individuare insieme le priorità e condividere con loro come impegnare al meglio le risorse per il sociale che ci arrivano dalla Regione Siciliana e dal governo nazionale. Il Progetto “dall’io al noi”, inoltre, tenendo conto delle nuove povertà e solitudini causate dalla pandemia, vuole anticipare i processi sociali per intervenire prima che le difficoltà diventino vere emergenze.

Il consiglio comunale ha da poco approvato un bilancio lacrime e sangue, c’è allo studio il prossimo bilancio con tutta una serie di misure che dovrebbero essere in grado di dare delle risposte alla città. Quali priorità?

Anche in questo ambito, è intenzione della mia amministrazione dare una sterzata decisa a quanto abbiamo visto negli ultimi anni. In occasione degli appuntamenti elettorali, assistiamo spesso alla presentazione di programmi che nel tempo si sono poi dimostrati poco più che belle parole messe nero su bianco, alle quali però non è poi stato assolutamente dato seguito. Ecco, diversamente da quanto accaduto fino ad oggi, la mia amministrazione intende realizzare davvero il programma elettorale. È questa la nostra priorità. Per il post-covid, in particolare, intendiamo concentrarci sulle attività produttive e sul connubio cultura-turismo, puntando a rilanciare così dei settori che se adeguatamente messi a sistema possono essere l’uno la forza dell’altro. Un altro aspetto che ritengo significativo è quello della rigenerazione urbana, a partire dalle aree del water front. Infine, un tema su cui ci stiamo già concentrando, che a mio modo di vedere è il più urgente in assoluto, è quello dell’acqua. Non tutti ne sono a conoscenza, ma le falde acquifere si stanno prosciugando e nel giro di pochi anni Marsala rischia di rimanere irrimediabilmente senza acqua. A questo proposito, preferisco non anticipare dettagli fin quando l’impegno della mia amministrazione non si tradurrà in risultati concreti, ma posso anticipare che entro la fine del mio mandato confidiamo di poter risolvere il problema. Non è più tempo di mettere pezze, è tempo di soluzioni strutturali, e a questo stiamo lavorando senza sosta.

Molti consiglieri di maggioranza lamentano la scarsa condivisione delle scelte sue e, quindi della giunta. In particolare si riferiscono alla composizione dello staff del sindaco. C’è già un cortocircuito tra voi?

In queste settimane in verità c’è stato un continuo confronto con il Consiglio Comunale e le forze che lo compongono, sia di maggioranza che di opposizione. Solo nell’ultima settimana, per esempio, con il Presidente del Consiglio Enzo Sturiano abbiamo chiesto ai capigruppo di condividere le scelte relative alle misure restrittive per fermare il contagio e la richiesta alla Regione di istituire una zona rossa nella nostra città. Sempre questa settimana ho chiesto di parlare in Consiglio Comunale della vicenda relativa al trasferimento del Commerciale presso l’ex Tribunale e ho completato la squadra di Giunta con il dottore Giuseppe D’Alessandro, accogliendo la proposta del Movimento Via. Quale corto circuito? Siamo di fronte ad un dialogo continuo con il Consiglio Comunale e le forze di maggioranza. Un dialogo che secondo me non si vedeva da anni. La città non era più abituata a progettare il futuro, a discuterne, a condividere progetti e orizzonti. Abbiamo riaperto il dibattito. Solo che, non essendoci più abituati, si tende a confondere la dialettica con lo scontro. Ma non è così. Naturalmente tutto avviene nel rispetto delle diverse prerogative. Come ho già avuto modo di chiarire in consiglio, per esempio, il Sindaco non ha il dovere di condividere con il consiglio e la maggioranza la composizione dello staff di cui intende avvalersi, essendo lo staff del Sindaco uno staff che lavora, appunto, con il sindaco e per il sindaco. 

Lei si sofferma spesso sulla comunicazione, su come le notizie debbano arrivare dall’amministrazione ai cittadini. C’è un disegno ben preciso, anche alla luce della manifestazione di interesse che apre alle varie testate locali?

La comunicazione è ormai un servizio essenziale, fondamentale per rendere veramente partecipi i cittadini delle scelte dell’amministrazione e, al contempo, per consentire all’amministrazione di recepire il più celermente possibile esigenze, umori, problematiche, segnalazioni dei cittadini stessi. Del resto, tantissimi cittadini e le stesse forze politiche, anche di opposizione, hanno più volte lamentato la pessima comunicazione della precedente amministrazione. Questo vale ancor di più in questo tempo di scelte difficili a cui ci ha chiamati l’emergenza da Covid-19. Da una buona comunicazione, dal dialogo continuo e in tempo reale con i cittadini passa la tenuta del patto sociale con la città. Per questo voglio dotare l’ente comune di una struttura di comunicazione che renda possibile anche forme di democrazia diretta. Proprio in questi giorni abbiamo ricevuto la bellissima notizia che sono stati finanziati dalla Regione due progetti per la digitalizzazione del comune di Marsala per più di 700.000 euro che in parte finalizzeremo alla nuova struttura di comunicazione. Tutto questo lo avevamo scritto chiaramente nel programma che abbiamo presentato alla città e che è stato votato dalla stragrande maggioranza dei marsalesi. È chiaro che una struttura che si occupa dell’efficientamento, programmazione e coerenza della comunicazione dell’ente renderà più razionale anche il rapporto con i media locali.

Ha completato la sua giunta, una sola presenza femminile. Non le sembra poco? La politica oggi non dovrebbe esprimere una collaborazione tra uomo e donna non solo di facciata?

Come ho sempre detto e poi ho fatto, ho composto la mia giunta rispettando le indicazioni delle forze politiche che hanno sostenuto il programma di governo. Ho chiesto alle forze politiche di indicarmi personalità di alto profilo dal punto di vista professionale e d’esperienza. Specialmente per quanto riguarda le ultime designazioni, avevo espressamente chiesto alle forze di maggioranaza di cercare di riequilibrare la squadra di giunta con l’indicazione di donne provenienti dal mondo del sociale, delle professioni e dell’imprenditoria, consapevole che Marsala è ricca di donne di alto profilo. Su questo le forze di maggioranza non sono venute incontro alle mie richieste e ne ho dovuto prendere atto. Ma esistono varie modalità per partecipare al disegno politico di una città. Sono costantemente in contatto e dialogo con professioniste e imprenditrici che mi stanno aiutando a disegnare un futuro migliore per la città.

Sindaco, lei spesso viene indicato come il sindaco della svolta. Ci sono degli obiettivi che si è prefissato e in che tempistica?

Come anzidetto, nel tempo Marsala ha pagato l’assenza di dibattito sul proprio futuro. Anche durante la scorsa campagna elettorale, mentre io parlavo delle cose da fare, degli obiettivi da raggiungere, i miei avversari continuavano a parlare delle cose già fatte o, più spesso, di quanto fossero brutti e cattivi i loro avversari. In questi anni è mancata una visione. Su questo abbiamo aperto con i marsalesi un dibattito molto franco e sentito, che naturalmente porta con sé delle polemiche, delle critiche. Ma una città con senso critico, capacità di dibattito, è una città viva, pronta alla ripartenza. Questa dialettica aperta è già una svolta. Purtroppo dobbiamo fare i conti ancora con il covid e la crisi economica e sociale che ne sta scaturendo. Ma sono fiducioso. In questi primi mesi, alla gestione della crisi pandemica, abbiamo affiancato un grande lavoro di programmazione. Abbiamo aperto una nuova stagione di collaborazione con le altre realtà della provincia: abbiamo ripreso il rapporto con il Distretto turistico Sicilia Occidentale, sottoscritto il Patto per Cultura trapanese, sposato e appoggiato la candidatura di Trapani a capitale della cultura del 2022, ci siamo messi in rete con il comune di San Vito lo Capo per condividere eventi e offerta turistica, abbiamo rimesso in moto la macchina per una progettualità sul porto di Marsala, stiamo letteralmente rivoluzionando il mondo delle politiche sociali chiamando a raccolta le associazioni, gli enti e le imprese del terzo settore, stiamo efficientando la macchina amministrativa, stiamo dialogando con l’ex provincia in tema di edilizia scolastica e sullo Stagnone, abbiamo chiesto e ottenuto il finanziamento di un padiglione per le malattie infettive presso l’ospedale di contrada Cardilla che nel giro di pochi mesi renderà Marsala uno dei centri di riferimento della regione. Marsala con noi ha ricominciato a parlare di futuro. E ripartirà dai suoi bambini, dai suoi professionisti, dai suoi prodotti, dalle sue eccellenze, dai suoi talenti, dalle sue bellezze e dalla sua Storia, tornando ad avere il posto che le spetta all’interno della provincia e della regione tutta. Gradualmente trasformeremo Marsala da paese di provincia a città moderna e protagonista nell’area del Mediterraneo.