Un altro processo per stalking e lesioni personali è stato avviato davanti il Tribunale di Marsala.
Il primo atto è stata la deposizione della 26enne A.R., ex compagna dell’imputato: il 29enne Alessio De Vita, di Petrosino. In aula, la ragazza ha ripetuto e confermato quanto aveva scritto nella querela. A.R. si è costituita parte civile e ad assisterla è l’avvocato Vito Incalcaterra. A difendere l’imputato è, invece, Concetta Inglese. Secondo l’accusa, il De Vita, “non rassegnandosi alla decisione dell’ex convivente di interrompere il loro rapporto sentimentale a causa del suo stato di tossicodipendente e del suo carattere violento”, avrebbe più volte molestato e minacciato A.R. “in modo da cagionarle un perdurante e grave stato di ansia e paura oltre che un fondato timore per l’incolumità propria e dei suoi familiari”. I fatti contestati sarebbero iniziati nell’ottobre 2019.
Il 13 giugno 2020, poi, dopo avere insistito (per l’accusa, anche con “varie minacce”) affinché l’ex compagna lo andasse a trovare a casa per “calmare il figlio”, si rifiutava di dare il bambino e dopo che la donna era riuscita a prenderlo in braccio, lui l’avrebbe afferrata da dietro e spingendola le avrebbe fatto sbattere la testa al muro. E per questo la giovane fu costretta a ricorrere alle cure dei medici del Pronto soccorso dell’ospedale di Marsala.