Francesco Forgione, sindaco delle Egadi, com'è la situazione sul fronte Covid nell'arcipelago?
Abbastanza sotto controllo, i focolai sono arginati. A Marettimo quasi tutti sono negativizzati, dai dati ufficiali solo una persona è contagiata. In questi giorni sono stati fatti i tamponi molecolari da parte dell'Asp alle persone che stanno facendo la quarantena nelle nostre isole. C'è qualche discrepanza sulla comunicazione dei dati. Ad esempio dai dati ufficiali risultano due detenuti del penitenziario ancora positivi, mentre dal penitenziario ci dicono che si sono negativizzati. C'è qualche problema di comunicazione, ma complessivamente la situazione è sotto controllo. La scelta dell'amministrazione comunale è stata quella di non creare allarmismo, ma invitare i cittadini ad un rigoroso senso civico nel rispetto delle regole.
Nei piccoli territori, e soprattutto nelle isole, preoccupa molto l'emergenza economica in questo momento. Si spera che arrivi una nuova stagione carica di opportunità di lavoro per tutti gli egadini che stanno vivendo molte difficoltà.
Sì, noi siamo intervenuti con i buoni spesa alle famiglie bisognose, anche con donazioni alimentari che abbiamo consegnato grazie alla chiesa. In bilancio abbiamo aumentato le risorse da destinare alle famiglie bisognose. Certo, bisognerà programmare una stagione estiva in una condizione complicata. Noi stiamo lavorando come se potesse esserci una condizione di normalità. Ma questo poi non dipende da noi, ma dalla pandemia e dalla politica a livello nazionale e quali risposte potrà darci. Serve una voce univoca, e non norme che scaricano sui sindaci tutte le incertezze dei governi centrale e regionale.
Nei giorni scorsi si è visto con il neo assessore regionale Toni Scilla, avete parlato di pesca e quote tonno.
Un incontro positivo. Ho confermato la volontà dell'amministrazione comunale della ripresa dell'attività della tonnara con il sistema tradizionale della mattanza. Ho avuto un incontro anche con il direttore generale del Ministero Agricoltura e Pesca a Roma, ho riconfermato questa volontà e chiesto un sostegno aumentando le quote tonno per le Egadi. Ovviamente questo non è nella disponibilità del Comune di Favignana, le quote sono bloccate a 36 tonnellate, ma c'è la disponibilità da parte del ministero a lavorare per una sinergia tra diverse tonnare. Tutte attività di filiera che potrebbero portare ad una ripresa dell'attività della tonnara di questo tipo. Il fatto che questo tipo di attività sia ferma da tanti anni non ha portato ad una progressione delle quote tonno. Abbiamo chiesto la certezza della quota in tempo utile, per permettere alle imprese di organizzarsi per l'avvio delle attività. Il ruolo del Comune è quello di accelerare le procedure per montare la tonnara e sostenere politicamente la ripresa di una attività che, è bene dirlo, non è turistica, ma è un'attività produttiva che riguarda circa 30 famiglie di Favignana, oltre a tutto l'indotto e che sicuramente avrà anche un impatto turistico.
Lei ha una lunga esperienza da studioso dei fenomeni criminali, è stato presidente della commissione parlamentare antimafia. Nei giorni scorsi abbiamo raccontato di come le mafie sfruttano la crisi per infiltrarsi nell'economia legale, di come siano tornate all'attacco. Cosa ci dice?
Le mafie fanno quello che hanno sempre fatto. Da un lato si propongono come strutture di servizio, dall'altro come sistema di potere che deve riprodurre il proprio consenso. In aree dove la crisi morde di più si propone come struttura di assistenza sociale, quello è finalizzato al produrre consenso. Poi ci sono le attività classiche, dal pizzo, che ormai è difficile chiederlo, all'usura. Quindi si interviene sul bisogno di liquidità. Questo è l'elemento fondamentale da cogliere in questa fase. Se non c'è una forte attenzione dello Stato, nel sostegno alle attività commerciali e alle imprese, e degli apparati investigativi per monitorare gli spostamenti di proprietà, le grandi operazioni finanziarie, rischiamo di trovarci trasformati interi settori produttivi. Questo è l'elemento chiave. Bisogna monitorare le attività finanziarie della mafia, e dei mondi di mezzo, senza i quali queste operazioni non si possono portare avanti.
Ci sono novità sulle agevolazioni nelle tariffe per raggiungere le Egadi? Ci sono state molte polemiche in queste settimane per la decisione di Liberty Lines di annullare la Card per i pendolari.
Noi abbiamo fatto una netta battaglia con la Liberty investendo anche la Regione per fare da intermediario. E' stato incomprensibile l'atteggiamento della Liberty che va a colpire i lavoratori che fanno i pendolari. So che l'assessore Falcone ha assunto degli impegni. Monitoreremo la situazione. Purtroppo la Liberty è in una condizione di monopolio che genera quasi una sorta di impotenza dei cittadini che sono le vere vittime di questi atteggiamenti aziendali.