La Corte dei Conti condanna i vertici dell'Asp di Trapani che negli anni scorsi ha liquidato due volte il danno causato per la morte di una donna di Pantelleria avvenuta nel 1999.
I fatti risalgono a più di venti anni fa quando una donna di 52 anni nel marzo del 99 fu ricoverata e operata all'intestino all'ospedale Nagar, in seguito fu sottoposta ad un secondo intervento il 1° di Aprile e successivamente, visto che le condizioni di salute si erano ulteriormente aggravate, fu trasferita a Palermo, dove, ha subito un terzo intervento ma il giorno dopo è morta. Per quel caso di malasanità è stato condannato nel 2004 dal Tribunale di Marsala il medico Renato Urso, insieme al vice direttore sanitario. Nella vicenda fu coinvolta anche l'ASP trapanese che fu condannata nel 2007 a pagare 500mila euro e poi altri 1,2 milioni, liquidati però erroneamente senza aver tenuto conto della prima liquidazione.
Per la Corte dei Conti l’Asp di Trapani pagò in eccesso i danni e per questo dà la responsabilità amministrativa a due ex dirigenti dell’Azienda, Michele de Maria, dirigente all'epoca degli affari legali e contenzioso dell’Azienda, e dell’ex direttore generale Fabrizio de Nicola, che dovranno versare rispettivamente 207.556 e 129.722 euro.
La procura contabile ha quantificato il danno in 518.890 euro ma i giudici hanno stabilito che il contributo causale del direttore amministrativo non può superare il 25% e quello dell’avvocato capo il 40%. Il resto della cifra dovrà essere divisa tra gli altri soggetti ancora non chiamati in giudizio.