10,00 - Dopo lunghe settimane in cui la politica ha fatto di tutto a discapito della competenza ecco che pochi minuti fa l'assessore regionale Alberto Pierobon ha rassegnato le sue dimissioni, la delega era quella ai rifiuti, nelle mani del presidente della Regione Nello Musumeci.
Pierobon è entrato in giunta come tecnico, seppure in quota UDC, ha messo mani portandola a termine la riforma sui rifiuti e tentato anche di segmentare un settore a rischio altissimo di infiltrazioni.
L'assessore lascia senza remore ma sottolineando che non è stato lui a volersene andare ma una decisione di Musumeci per fare spazio ad una donna in giunta, la figura indicata è quella della messinese Daniela Baglieri, professoressa e già presidente della Sac di Catania.
Pierobon ha trovato difesa nel suo operato unicamente dalla parlamentare, capogruppo dell' UDC, Eleonora Lo Curto. Adesso si cambia volto, le deleghe dovrebbero essere sempre le stesse e la Bagliere dovrebbe in fretta far approdare le riforme che Pierobon ha lasciato sul tavolo, ovvero lasciare a chi verrà nel 2022 l'incombenza.
La Baglieri è stata indicata dall'UDC ma pare abbia avuto come sponsor anche Beppe Picciolo, Edj Tamajo, Nicola D'Agostino, questi ultimi due in uscita da Italia Viva.
07,00 - L'assessore regionale Alberto Pierobon è definitivamente in uscita dalla giunta di Nello Musumeci. L’assessore veneto è entrato in quota UDC ma da tecnico esperto del settore rifiuti, ha portato a compimento una riforma che dovrebbe approdare all’ARS a breve oppure finire nel dimenticatoio.
Il partito dello scudo crociato doveva indicare una donna in sostituzione di Pierobon, due sono i nomi in discussione, si tratta di Ester Bonafede e Daniela Baglieri, la capogruppo all’ARS Eleonora Lo Curto non ha remore nell’affermare che si tratta di profili di indiscussa professionalità: “Ad entrambe l’Udc è grato per la disponibilità e se Ester Bonafede vanta oltre che un curriculum di esperienze e competenze di assoluto rispetto e la militanza ed appartenenza storica al nostro partito, oggi con orgoglio affermiamo che la disponibilità della professoressa Daniela Baglieri impreziosisce non poco l’Udc che, come nella indicazione precedente di Alberto Pierobon, sa individuare personalità di grande spessore e competenza. Non dunque una qualsiasi donna ma donna e donne di indiscutibile prestigio”.
Verrebbe così, con una sola presenza in giunta regionale, risolta la questione di genere? Assolutamente no, ed è quello che pensa e afferma Milena Gentile, responsabile del dipartimento Pari Opportunità del Pd Sicilia: “Questo uso strumentale delle battaglie femministe e del rispetto della Costituzione è gravissimo, è l’ennesima lesione della dignità delle donne. Ancora più triste è che qualche deputata, tra le pochissime presenti all'Ars, si presti a questo giochetto per ingenuotti, accusando le Democratiche di ipocrisia. L’UDC dovrebbe guardare meglio tra i suoi alleati. Magari scoprirebbe che è tutt’altra la ragione delle pressioni per fare fuori Pierobon. Del resto è cosa nota che il caos dei rifiuti in Sicilia è sempre stato funzionale a interessi capaci di condizionare anche gli assetti politici. Purtroppo, più che la democrazia paritaria, su questa vicenda pesano equilibri di ben altra natura”.
Che Pierobon sia pronto a lasciare è dato dal fatto che il Comitato per la legalità, la trasparenza e l'efficienza amministrativa ha rassegnato le dimissioni, tale comitato era composto dall’ex Procuratore capo di Caltanissetta, Sergio Lari, da Michele Ciarcià, Daria Coppa, Andrea Palazzolo e Riccardo Ursi.
Cosa ne sarà di un settore delicato come quello dei rifiuti, che è in grado di muovere tanti soldi ma allo stesso tempo non fornisce risposte utili sugli impianti?
Pure la gestione degli Ato non è mai avvenuta in maniera certosina, sono in liquidazione da anni, producono debito. E’ più facile pensare che non si avrà alcun riforma strutturale fino alle prossime elezioni regionali per non scontentare nessuno.