Continua il mistero di Antonio e Stefano Maiorana, padre e figlio scomparsi misteriosamente il 3 agosto del 2007.
Secondo gli esiti degli esami effettuati dal Ris di Messina, infatti, i resti ritrovati in fondo alla Diga Garcia vicino Monreale, lo scorso mese di Dicembre, non apparterrebbero ai Maiorana. Sono corpi uccisi all’inizio degli anni 2000, dunque ben prima della scomparsa di padre e figlio. Con il ritrovamento di questi resti si era subito pensato ad Antonio e Stefano. La famiglia, nonostante la tragica notizia del ritrovamento, sperava finalmente di poter portare un fiore sulle loro tombe.Antonio di 47 anni e Stefano di 22, padre e figlio, erano spariti dal cantiere edile di Isola delle Femmine dove stavano lavorando alla costruzione di alcune villette e la loro auto venne ritrovata nei pressi dell’aeroporto di Palermo.
I resti di quei cadaveri, sono stati ritrovati dai sommozzatori vicino ad una corda e ad un blocco di cemento. Gli inquirenti in base al tipo di corda piuttosto recente, pensano che quei cadaveri si trovino lì da qualche anno. Diversamente da quanto accaduto con il ritrovamento nella stessa diga di un vero cimitero della mafia, dove sono stati trovati ben 14 cadaveri di persone uccise dalla mafia negli anni settanta.
Con questi nuovi sviluppi però si potrebbe rafforzare richiesta di archiviazione dell’indagine sulla scomparsa dei Maiorana. La procura di Termini Imerese, in seguito ai mancati risultati, ha più volte richiesto l’archiviazione del caso, a cui però i familiari hanno continuato e continueranno ad opporsi, sollecitando delle nuove indagini. La decisione arriverà mercoledì 3 marzo, presso il Palazzo di Giustizia di Palermo