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27/02/2021 19:00:00

Il Recovery Plan per la ferrovia Agrigento-Sciacca-Trapani

Un appello per una ferrovia moderna che congiunga  Agrigento - Sciacca - Trapani - è stato rivolto al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, ai suoi viceministri e sottosegretari, al presidente della Regione e all'assessore regionale alle Infrastrutture dal comitato per la Ferrovia Agrigento-Sciacca-Trapani. Il comitato, composto da Comuni e associazioni chiedono al Ministero e alla Regione di utilizzare i fondi del Recovery Plan per progettare una linea ferroviaria nuova in una delle due zone d'Italia ad oggi non collegata. Qui la lettera appello:

Gli Enti e le associazioni firmatarie di questa lettera pubblica, attraverso la stessa, chiedono al MIT e alla Regione Siciliana di inserire la proposta di progettazione realizzazione di una nuova e moderna ferrovia tra Agrigento e Trapani all’interno del Piano Nazionale di Rinascita e Resilienza ed utilizzando le misure previste dal Recovery Plan o, comunque, di programmarne la ricostruzione.

Le province di Agrigento e Trapani sono le uniche due in Italia a non essere collegate tra loro dalla rete ferroviaria. Fino al 1985 era attiva una linea a scartamento ridotto che congiungeva i due centri, che fu sospesa con la promessa, da parte degli Enti preposti, della sua trasformazione a scartamento normale.

Ricostruzione, purtroppo, mai realizzata, anzi: con il decreto ministeriale n. 08T del 14 marzo 2004 emanato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti la vecchia ferrovia è stata definitamente soppressa e, ancora oggi, è in corso di alienazione.

Considerato inoltre che le ultime direttive europee in tema di trasporti indicano che entro il 2030, il 30% del trasporto su gomma dove passare su rotaia, la Sicilia ed in particolare le province di Agrigento e Trapani non possono perdere questa occasione di sviluppo economico e turistico.

I sindaci, gli Enti e le associazioni firmatarie propongono la realizzazione di una nuova linea ferroviaria a scartamento ordinario che colleghi i centri di Agrigento, Realmonte/Siculiana, Montallegro/Cattolica, Ribera, Sciacca e Menfi con Castelvetrano e quindi la città di Trapani, compiendo un percorso costiero e riutilizzando, laddove possibile, porzioni di infrastrutture ferroviarie esistenti, in particolar modo le gallerie, al fine di ridurre i costi dell’opera e recuperare opere d’arte oggi abbandonate al degrado.

Le associazioni chiedono, inoltre, alle Deputazioni agrigentina e trapanese di farsi interpreti della richiesta proveniente dal territorio e promuovere tutte le azioni necessarie per il suo accoglimento.