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19/03/2021 06:00:00

Padiglione Covid. E’ passato un mese: tanto mistero, poche risposte, e la metà dei soldi

 C’è ancora tanto mistero e poche risposte sul padiglione Covid di Marsala. Un mese fa, il 21 febbraio per l’esattezza, il sindaco Massimo Grillo, diceva che “entro un mese" sarebbero cominciati i lavori. Se così non fosse stato, sarebbe stato il primo a scendere in piazza a protestare.

I lavori sono cominciati? Poco si capisce. Nel cantiere una ruspa è in azione, la gru è sempre montata, ma nessuna comunicazione è arrivata.

Dov'è il programma di lavori alla base di ogni progetto di ingegneria e di costruzione di un'opera pubblica? Su che basi si è assegnata la gara? Esiste un capitolato? Esiste un programma dei lavori (anche preliminare) dove si evince in quale fase è il progetto e quando cominciano e finiscono i lavori?

La sensazione è sempre quella di un progetto che si muove con poca trasparenza.

La redazione di Tp24 ha chiesto i documenti sull’opera agli enti coinvolti. Il Comune di Marsala non ha dato risposta, dopo tre mesi, infrangendo la legge. Dall'Asp di Trapani, dopo due mesi, dicono che non sanno nulla, e che bisogna cercare altrove...

Così abbiamo chiesto circa una settimana fa al direttore dell struttura commissariale siciliana Tuccio D’Urso, che si occupa di questo genere di opere dell'emergenza Covid, ma ancora nessuna risposta. Le istituzioni locali poco sanno di quello che sta succedendo. Eppure, si apprende che, al momento, dei 12 milioni previsti per l’opera, ne sono disponibili 6: la metà. Come mai? 

 

 


Qualche giorno fa a Trapani è stato inaugurato il centro vaccinale.
C’era il presidente della Regione, Nello Musumeci, l’assessore alla Salute, Ruggero Razza, il commissario dell’Asp di Trapani, Paolo Zappalà. Poteva essere l’occasione per chiarire come stanno le cose sul padiglione Covid di Marsala. Invece niente, nessuna parola su quella che dovrebbe essere la struttura di riferimento in provincia di Trapani per la cura del Coroanvirus e, una volta finita la pandemia, essere convertita essere un valore aggiunto alla sanità del territorio.
Razza e Zappalà erano presenti anche quel 3 dicembre a Marsala in quella finta inaugurazione dei lavori del padiglione.
Incalzato dalle domande di Tp24, Zappalà ha poi negato che erano stati inaugurati i lavori e ammesso che non c’era nessun progetto esecutivo.

 

 

Nulla è stato detto a Trapani. Eppure a distanza di poche ore l’ufficio stampa della Regione diramava questo comunicato:


Disco verde per altri tre interventi di riqualificazione della edilizia sanitaria in Sicilia. La Struttura commissariale del presidente della Regione Nello Musumeci, Commissario delegato al potenziamento della rete ospedaliera, ha oggi firmato con le imprese realizzatrici tre nuovi contratti. In particolare, si realizzeranno quattro nuovi posti di terapia intensiva presso l'ospedale di Taormina. Tale intervento, compreso quello di potenziamento del pronto soccorso, completa le opere poste a carico della Struttura commissariale per il nosocomio della cittadina ionica. L’apertura del cantiere è prevista per i prossimi giorni ed i lavori avranno una durata di due mesi.

Il secondo contratto firmato è relativo al potenziamento del pronto soccorso del Policlinico universitario di Messina. È un progetto di notevole rilevanza, con un costo di oltre tre milioni di euro, e sarà realizzato in sei mesi.

Il terzo intervento, di cui oggi si avviano i lavori, riguarda la trasformazione del Ciss di Pergusa nel primo Centro regionale di recupero dei pazienti affetti da patologie post Covid. Si tratta del primo di tre stralci esecutivi: anche in questo caso i lavori saranno avviati immediatamente.

In atto sono 26 i cantieri aperti in Sicilia, in quattro mesi, dall’ingegnere Tuccio D’Urso, soggetto attuatore del presidente della Regione per la edilizia sanitaria.

 

Del Padiglione Covid di Marsala nessuna traccia, neanche qui.

A svelare qualche dettaglio sullo stato dell’arte dell’opera la deputata regionale marsalese Eleonora Lo Curto.
La politica dell’Udc, in un’intervista a Tp24, spiega che “la struttura commissariale capeggiata da Tuccio D'Urso ha già ufficialmente formalizzato l'appalto per questo primo lotto, che sarebbe il primo piano, per sei milioni di euro”. Dei 12 milioni previsti per l’opera quindi al momento ce ne sarebbero sul piatto solo 6. E il resto? Il progetto (che ancora non si conosce) è stato già ridimensionato?
“Razza mi ha detto che i lavori sono iniziati”, aggiunge Lo Curto, “bisogna attendere che vengano completate le opere per le quali la struttura commissariale ha già commissionato l'appalto”. Nulla c’entra l’Asp. Anche se Zappalà, come confida Lo Curto, sapeva da tempo dell’esistenza di questo progetto: “me ne parlò e mi pregò di non dire nulla perchè non avrebbe voluto che diventasse una cosa millantata e poi non realizzata”.

A Marsala, però, poco sanno le istituzioni di quello che sta succedendo. Anche in consiglio comunale non è arrivata nessuna comunicazione.
Un mese fa il sindaco Grillo ha detto chiaramente che entro un mese sarebbero cominciati i lavori, ma ad oggi non c’è nessun annuncio ufficiale. Ci sono ruspe che si muovono, le stesse della messinscena del 3 dicembre. Ma nulla si sa dell’appalto, del progetto esecutivo di un’opera cominciata, decisamente, con poca trasparenza.