Flavio Coppola, consigliere comunale di maggioranza a Marsala. Nei giorni scorsi aveva proposto il prelievo dell’atto d’indirizzo che prevede lo scioglimento dell’istituzione Marsala Schola. Il Sindaco Massimo Grillo successivamente ha nominato un nuovo consiglio di amministrazione, composto da tre componenti che non lo svolgeranno a titolo gratuito, si tratta di Salvatore Virzì in quota Eleonora Lo Curto e quindi Udc, Salvatore Bellafiore in quota Massimo Grillo, e Ginetta Ingrassia in quota Enzo Sturiano e quindi Forza Italia. Questo Cda pare sia stato nominato per accompagnare la liquidazione dell’Ente anche se c’è un cortocircuito in tutto ciò. C’è una grande confusione, da una parte da mesi si dice che l’Ente è costantemente in passivo e che va sciolto, poi si salva con un nuovo Cda. L’amministrazione deve chiarire questo aspetto, altrimenti viene vista e attaccata dai cittadini e da tanti altri esponenti politici, come un’amministrazione da prima Repubblica che dà dei posti, quindi una sorta di "postificio".
Premetto che, ogni volta che c’è una nuova amministrazione, il dibattito su Marsala Schola divide le maggioranze che governano la città. L’istituzione Marsala Schola è nata per volontà dell’amministrazione Galfano per raggirare un ostacolo ben preciso e cioè: non uscire fuori dal patto di stabilità. Quando poi si insediò il sindaco Carini, e ancora c’erano quei parametri che le amministrazioni dovevano mantenere, l’Ente fu mantenuto fin quando fu necessario. In seguito, già con Carini il consiglio di amministrazione inizia ad essere in carica a titolo gratuito, stessa cosa poi avvenne con l’amministrazione di Giulia Adamo e con quella di Alberto Di Girolamo. Tutto questo per evitare ulteriori costi, che l'Ente poteva avere ai fini contabili. Il nostro intendimento era quello di affrontare un dibattito, non solo sull’opportunità del mantenimento o meno, che noi avremmo acquisito dietro concertazione per la salvaguardia del posto con i sindacati, con l’ufficio di ragioneria e del personale, avremmo discusso anche sulla funzionalità dei servizi. Mi dispiace sentire che era una proposta di scioglimento, ma non era altro che un atto d’indirizzo per sollevare la questione Marsala Schola. E mi dispiace ancor di più perché, è la prima volta che io faccio parte di una maggioranza e questi sono atti che riguardano la scelta di consiglieri comunali che si assumono la piena responsabilità. Lo scioglimento o il mantenimento di Marsala Schola a me non lo deve venire a dire nessuno, se non valutate tutte le condizioni per una scelta o per l’altra. Il manuale Cencelli va applicato su altre questioni e non su scelte che riguardano la tenuta dei registri contabili dell’amministrazione. Non c’era nulla di strano, anzi, era un segnale di apertura rispetto alle dichiarazioni del sindaco, che tra l’altro, dice che non ha intenzione di rilanciare e che la vuole accompagnare verso lo scioglimento. Che sia chiaro per tutti, Marsala Schola non ha rilevanza economica, significa che non ha utile, se non l’obiettivo di uscirne a pareggio. Le attività tra l’altro, finanziate per intero o in quota parte, perché recuperiamo le somme che versano i genitori per il trasporto e la mensa, sono quasi insostenibili, per il resto è tutto a carico del Comune. Rilanciare significa che, se la maggioranza del consiglio comunale decidesse di mantenere l’istituzione Marsala Schola, io farò una proposta di emendamento per chiedere lo scioglimento e per inserirla nel dup per poi essere nella delibera delle partecipate, affinché non ci sia nel 2022 il costo di Marsala Schola, per risparmiare all’incirca trecentomila euro. Se parliamo di rilancio, invece, significa che dobbiamo implementare il capitolo di uscita per le casse del Comune verso Marsala Schola da 4milioni e 700 mila euro a 6milioni di euro perché questo si deve fare per migliorare i servizi.
Flavio Coppola, lei ha polemizzato con la deputata regionale dell’Udc Eleonora Lo Curto. Si è fatto riferimento e si è tirato in ballo il manuale Cencelli.
Io non lo conosco il manuale Cencelli, nonostante sia un politico di lungo corso. Dico che ci potrebbe pure stare, ma ripeto non può essere applicato a qualsiasi condizione. Nel momento in cui ci si dovesse assumere la grande responsabilità di mantenere l’istituzione Marsala Schola, a quel punto si potrebbe applicare il manuale Cencelli. Ma non può essere questa la condizione: non sciogliere quell’istituzione perché avevo previsto l’applicazione del Cencelli. Applicare il manuale a qualsiasi costo per una cosa che è antieconomica per il Comune io non la condivido, me ne devo fare una ragione per mantenerla e poi, se il caso applicare il manuale.