Enzo Sturiano, presidente del Consiglio comunale di Marsala, un mese fa il sindaco Massimo Grillo ha detto che entro un mese sarebbero cominciati i lavori per il Padiglione Covid al “Paolo Borsellino”. Che notizie ha lei?
Ci sono dei lavori in corso, anche se sono a marcia ridotta rispetto a quello che ci si aspettava. Se andiamo all'ospedale vediamo che si stanno facendo degli scavi, delle pose per quanto riguarda gli allacci alla rete idrica e fognaria. C'è un cantiere in atto.
Ma per esserci un cantiere ci deve essere anche un progetto esecutivo, di cui non c'è traccia. Come è da chiarire la questione dell'appalto e delle modalità di aggiudicazione dei lavori.
Questo è da verificare. Io ho fatto una richiesta di accesso agli atti per capire cosa è accaduto e cosa potrà accadere. L'unica cosa di cui ho contezza è che c'è stata fretta da parte di qualcuno di “vendere” qualcosa che ancora non c'era. Quella famosa conferenza stampa a dicembre, indetta non dal sindaco di Marsala, ma dal direttore dell'Asp Zappalà, in presenza degli assessori regionali. E' chiaro che io come il sindaco, se veniamo invitati a quella che per noi era un'inaugurazione, pensiamo che quello sia un momento ufficiale. Poi c'è stato questo blocco dei lavori. La cosa la dice lunga, perchè quello che è stato assegnato non era un vero e proprio appalto di realizzazione dell'opera, ma una gara che prevedeva l'assegnazione della redazione di un progetto esecutivo e la successiva realizzazione ad una ditta. Ora come è stata individuata questa ditta io non lo so, ma ho fatto ufficialmente richiesta di accesso agli atti. Ho chiesto anche ai colleghi di opposizione di farmi compagnia per verificare lo stato dell'arte.
Il cittadino si chiede, vedendo da mesi quella gru, chi gliel'ha posizionata, a che titolo. Qualcuno avrà avuto contezza che si dovevano fare dei lavori. E il cittadino chiede trasparenza per gli appalti della pubblica amministrazione, si tratta di soldi pubblici.
Bisogna capire chi è il responsabile del procedimento.
E non l'avete capito ancora? Lei non è un normale cittadino, è il presidente del consiglio comunale.
Infatti io ho fatto una richiesta formale di accesso agli atti, hanno 30 giorni di tempo per rispondere. Ho chiesto di visionare gli atti. Non si sta cercando di coprire nessuno, vogliamo fare chiarezza. Ho chiesto ai colleghi consiglieri di opposizione di accompagnarmi nel momento in cui mi daranno accesso ai documenti. Ho fatto formale richiesta di accesso agli atti all'assessorato regionale e all'Asp di Trapani in modo tale che ci diano una risposta. La trasparenza è alla base della pubblica amministrazione. Soprattutto se parliamo di soldi pubblici e di importi consistenti.
Nel frattempo Marsala e tutto il comprensorio è senza ospedale. C'è un bacino di popolazione importante che è rimasto senza ospedale.
L'errore è stato quello di individuare l'ospedale di Marsala come Covid Hospital. Ci dispiace che nessuno allora diede comunicazione, e chi aveva l'informazione l'ha tenuta per sé. Allora si dovevano fare le barricate. Avevamo un ospedale di primo livello, con un numero consistente di sale operatorie e branche chirurgiche importanti. Urologia, ad esempio, faceva 700 interventi l'anno, adesso si accavallano un anno di ritardi. Non si può permettere ad un bacino di popolazione del genere di restare senza servizi sanitari importanti. Cardiologia, Oculustica, ci sono tanti reparti che stanno soffrendo.
In consiglio comunale c'è stata un po' di sana tensione sulla questione di Marsala Schola, l'istituzione comunale, di cui da anni si discute se scioglierla o meno. Qual è la sua posizione?
E' sempre stata chiara. Io ho vota tre volte, nelle passate amministrazioni, contro lo scioglimento di Marsala Schola. Prima con Carini, poi con Adamo, poi con Di Girolamo. Tre amministrazioni che non hanno sciolto l'ente. Ho sempre avuto le idee chiare, non voglio che si faccia la stessa fine del Gal. Quando è stato sciolto il Gal, per fare un torno all'amministrazione Adamo, sono stati mandati a casa due lavoratrici che avevano vinto un concorso. Oggi rischiano una cinquantina di assistenti igienico personali, assunti con concorso. Io non me la sento di buttarli in mezzo allo stato. Quando si parla di corte dei conti, danno erariale, si fa terrorismo psicologico. Io non ne voglio fare, e ho predisposto un'indagine conoscitiva sulle partecipate. Acquisiamo gli elementi e le valutazioni le facciamo alla fine. Non lasciamoci prendere dalla foga del momento. Chi deve amministrare deve valutare tante cose, non solo il costo. Ma costi – benefici.
Rossana Titone