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24/03/2021 06:00:00

Lo Stagnone di Marsala tra polemiche, rifiuti, il progetto di biodiversità e la pista ciclabile

 Lo Stagnone di Marsala, considerato tra i luoghi di interesse naturalistico più belli della Sicilia, apprezzato oltre i confini regionali e nazionali, è per diversi motivi sempre al centro dell’attenzione pubblica.

Lo è un po’ per le cose che non vanno, come i problemi dei pontili, che, distrutti dalle intemperie, non sono stati fruibili per parecchio tempo, in quanto per mancanza di fondi al Libero Consorzio Comunale di Trapani, si è tergiversato aspettando, tra l’altro, un’iniziativa della politica locale che non si è mai concretizzatasolo ad ottobre scorso il Libero Consorzio ha riparato sei dei 10 tra pontili e solarium – un po’ perché, nonostante sia una Riserva naturalistica vi si continua ad abbandonare rifiuti. Ma è anche motivo di polemiche attorno allo Stagnone, la decisione del Demanio marittimo di assegnare parte del canalone al proprietario delle Saline Ettore Infersa, Giacomo D’Alì Staiti. Tra i motivi che da mesi dividono l’opinione pubblica c’è anche la famosa pista ciclabile e i possibili problemi alla viabilità, non tanto in questo periodo ma specie con l’arrivo della stagione balneare. 

Per quanto riguarda i rifiuti, lungo tutto il litorale dello Stagnone, purtroppo si continua a trovare rifiuti abbandonati, c’è perfino chi ha buttato un cestino dei rifiuti in mare, dove è rimasto per alcuni giorni, senza che nessuno lo togliesse. Fortunatamente sono intervenuti alcuni cittadini che, armati di volontà e rispetto per l'ambiente, lo hanno preso e sistemato da dove era stato rimosso. Da settimane, fa da contraltare all’inciviltà di chi abbandona i rifiuti, il bel gesto di tanti giovani che la domenica si sono dati appuntamento allo Stagnone di Marsala e con guanti e sacchetti hanno ripulito il litorale da tanta plastica e bottiglie di vetro, materiale non deteriorabile trasportato dal mare, pneumatici. In questo caso sono i cittadini ad attivarsi e l’amministrazione comunale a fare un po’ da spettatrice all’iniziative dei privati cittadini.

Le polemiche sull'assegnazione del canalone - Sulla delimitazione dei confini del demanio e sull’assegnazione del canalone a D’Alì Staiti, la presidente della sezione del circola Marsala Petrosino di Legambiente, Letizia Pipitone afferma che “c’è riuscito, senza troppi sforzi, nel mese di settembre del 2020. La Commissione, presieduta dal dott. Pietro Miceli, riunitasi a Trapani presso gli uffici del demanio, ha deciso in suo favore con la seguente motivazione: … il canale che circonda la salina Ettore è al servizio della stessa e ne costituisce pertinenza…Sia il canale che l’argine sono funzionali all’esercizio dell’attività di Salina…". “Naturalmente non è vero che il canalone è funzionale all’attività della Salina – continua la Pipitone -. Come tutti sappiamo bene il sale non viene più trasportato attraverso il canalone della laguna da almeno cento anni. La verità pura e semplice è invece che il canalone serve oggi esclusivamente a trasportare i turisti dall’imbarcadero di Mammacaura a Mozia. Lo sfruttamento economico esclusivo da parte di un solo soggetto privato - conclude la Pipitone - che nulla deve alla collettività per l’uso del demanio, non può non lasciarci sgomenti per la facilità con cui la Regione Siciliana continua ad espropriare i Siciliani dei beni pubblici demaniali".

Alla Pipitone ha risposto il proprietario Giacomo D’Alì Staiti sostenendo che “il canale circondariale che delimita “tutte” le saline trapanesi della costa che unisce Marsala a Trapani è sempre, e lo è sempre stato, parte integrante delle saline, e ciò è vero anche per il canale che circonda la salina Ettore (impropriamente indicato come “canale che costeggia il Mamma Caura”), contenuto nella particella catastale 12, che contiene la salina;Il Canale circondariale ed il suo argine sono un elemento costruttivo essenziale della Salina Ettore come delle altre saline del territorio (e non solo, cfr. le saline di Puglia e Sardegna) e ciò per la duplice funzione che esso assolve: anello di guardia che isola la salina dalle campagne circostanti in modo che non ci possano essere infiltrazioni di acqua dolce all’interno del suo perimetro e ancor più che non vi sia alcun dilavamento di acqua piovana dalle campagne circostanti. E questa funzione è ancor oggi assolta in modo esclusivo ed essenziale”.

Oltre un milione di euro di Fondi europei -  C'è finalmente anche un progetto di recupero ambientale dello Stagnone di Marsala tra i sei progetti per la Provincia di Trapani che rientrano tra i trentatre proposti dall'assessorato regionale all'Ambiente e finanziati per un totale di 40 milioni di euro con fondi europei. Il Governo Musumeci, su proposta dell'assessore al Territorio e ambiente Toto Cordaro, ha approvato la graduatoria definitiva Po Fesr Sicilia 2014/2020 per la tutela della biodiversità terrestre e marina e la valorizzazione del paesaggio rurale. Per il bacino dello Stagnone di Marsala, in cui sono coinvolti il Libero Consorzio Comunale di Trapani, il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare (CoNISMa), e l'Università di Palermo, saranno stanziati 1milione 142mila euro. L'iniziativa vuole migliorare la circolazione dell’acqua, ripristinando i canali della Bocca Nord e nella zona settentrionale dell’Isola Lunga. Le acque con un sistema di sensori saranno continuamente monitorate.

Il successo della pista ciclabile e i possibili problemi di viabilità e parcheggi - La pista ciclabile dello Stagnone, nonostante le polemiche iniziali - l'amministrazione Grillo appena insediata voleva rivedere il progetto - che in parte continuano per via del senso unico di marcia per i veicoli (a lamentarsi in particolare sono i residenti) è un'opera di sicuro successo, visto che nei fine settimana, almeno quelli in cui c'è stato bel tempo, è stata stracolma di persone. Sulla pista ciclabile si è riversata così tanta gente che si sono verificati ingorghi nelle settimane scorse e per questo l'amministrazione è intervenuta sulla viabilità, con la decisione di istituire in via sperimentale per i fine settimana un'isola pedonale. Per rendere più sicura la passeggiata di pedoni e ciclisti lungo la pista ciclopedonale del Lungomare Spagnola, il sindaco Massimo Grillo ha disposto il divieto di transito veicolare sulla strada adiacente la pista,  dalle ore 9:00 alle ore 13:00 e dalle 15:00 alle 20:00 del sabato e la domenica. In particolare, il divieto riguarda il tratto di strada che dalla prima intersezione corrispondente al civ. n. 20/A si estende per tutta la lunghezza della pista ciclopedonale. Alcuni interrogativi su cosa accadrà questa estate, però, è naturale porli, perché, se è vero che la pista ciclabile è finalmente una bella realtà, è pur vero che il litorale dello stagnone d'estate è preso d'assalto da tanti bagnanti, specie famiglie con bambini, e ci si chiede dove potranno parcheggiare, visto che aree di parcheggio non ce ne sono in zona e, soprattutto, come faranno a raggiungere i pontili e località come il "principino", ad esempio, visto che nel fine settimana tutto il litorale sarà un'isola pedonale. Come si potrà conciliare le due cose: utilizzo della pista ciclopedonale e fruizione del mare dello Stagnone?