Ancora una volta, è slittata, in Tribunale, a Marsala, la sentenza nel processo a venti persone accusate di vari furti di cavi di rame (“Baziliuc Dumitru + 19”).
Il rinvio, al 27 aprile, perché sei imputati, dopo la contestazione della recidiva da parte del pm, avevano chiesto il rito abbreviato. Alla sbarra sono soggetti di Mazara, Castelvetrano, Palermo e romeni.
Tra il 2007 e il 2008, le razzie di cavi elettrici provocarono diversi “black out” in alcuni centri della provincia: Mazara, Castelvetrano, Marsala, Salaparuta. Per quindici imputati sono state invocate condanne per oltre cento anni di carcere. La pena più severa (13 anni) è stata chiesta per il palermitano Pietro Randazzo, di 38 anni. Undici anni e mezzo ciascuno, invece, è stata la richiesta per i mazaresi Nicola Gennaro, di 43 anni, e Aldo Nicolosi, di 44. Le altre richieste del pm vanno dai nove anni e 3 mesi di carcere, per il 34enne mazarese Antonello Sanfilippo, ai tre anni e 1800 euro di multa, per il 32enne romeno Dumitru Baziliuc. Sarebbe stato proprio quest’ultimo, per gli inquirenti, l’esperto in “manomissione e taglio di cavi”.