Fusione Trapani-Erice o rettifica dei confini? Il dibattito è aperto. I comitati cominciano a muovere i primi passi e anche la politica scende in campo con i partiti che hanno già fatto scelte ufficiali.
I socialisti, invece, almeno per il momento, non aderiranno formalmente a nessun comitato, ma saranno presenti al loro interno individualmente come già , peraltro, avviene.
“Mi sento uno dei padri della proposta di grande città e fra i socialisti vi è un comune sentire nella direzione di un riassetto territoriale dell'hinterland trapanese – dice Nino Oddo- Ma molti ritengono più equilibrata la proposta di unire Erice vetta con i comuni dell' agro ericino e ricongiungere Casa Santa con Trapani. Altri – prosegue - condividono la fusione fra i due comuni in toto. Pertanto l' adesione formale del Psi a un comitato, a discapito dell' altro mi pare inopportuna. A meno che non sopravvenga una decisione ufficiale degli organi di partito”.
Per il momento una sola certezza: “Non enfatizzerei – afferma Oddo - questa divaricazione perché il vero spartiacque è quello fra chi vuole mantenere lo status quo e chi lavora per una svolta politica e territoriale e noi e questi comitati siamo dalla stessa parte della barricata. Per il segretario dei socialisti “molto importante sarà l' esito delle elezioni amministrative di Erice della prossima primavera. Quando come nel 2017 si scontrarono politicamente chi propugnava l'esigenza di un cambiamento che rilanciava questa area geografica e chi, per altro detentore allo stato del potere amministrativo, intendeva mantenere la condizione attuale, attestandosi su proposte chiaramente dilatorie e strumentali come l' area vasta o giocando sulle parole come la città grande”.
Per Oddo “sarà una battaglia difficile, perché il piccolo ceto politico locale, consiglieri, presidenti, assessori e sindaci, cercherà in larga parte di preservare gli attuali equilibri territoriali. Oddo spera "che le forze che oggi sono schierate dalla stessa parte della barricata, a prescindere se propendano per la fusione o per la rettifica, trovino in quell' occasione un comune denominatore. “ Noi socialisti – conclude il segretario - ci saremo anche questa volta, accanto agli uomini e alle donne dei comitati civici, consapevoli dell' assoluta urgenza di dare una prospettiva e una speranza nuova ad un territorio che soffre per le vicende contingenti nazionali e mondiali ma anche per ritardi di marginalità che ci portiamo dietro da tempo”.
“Con piacere apprendo che il tema della rettifica dei confini sia così interessante e stimolante da risvegliare anche gli animi antidiluviani della politica locale - spiega Silvana Catalano, presidente del Comitato per la Rettifica dei Confini -. Ritengo sia necessario far sapere, comunque, agli ex onorevoli, che nelle ultime ore hanno deciso di manifestare il proprio parere in merito alla questione, che il nostro comitato continuerà a lavorare sulla proposta di modifica dei confini territoriali con competenza e molta determinazione, pur dovendo far a meno della grande esperienza dei partiti tradizionali. La proposta di rettifica dei confini sarà sottoposta agli organi di competenza e i cittadini, adeguatamente informati, dovranno esprimersi in merito. Le dichiarazioni politiche, rivolte ai gruppi di cittadini che stanno diligentemente lavorando con l'obiettivo di superare disagi e problematiche legati alle anomalie territoriali, rischiano semplicemente, o forse volutamente, di creare confusione”.
“Sarà compito di questo comitato – conclude Silvana Catalano - chiarire, passo dopo passo, ogni inutile e superflua polemica politica soprattutto se la stessa dovesse avere come unico scopo il mantenimento dello status quo a fini elettorali”.