Per circa 500 aziende siciliane si riaprono i termini per completare le nove settimane di cassa integrazione in deroga relative al periodo compreso tra il 23 febbraio e il 31 agosto 2020. Condizione necessaria per accedere ai benefici degli ulteriori provvedimenti emanati dal governo nazionale sempre in materia di cassa integrazione deroga.
«Il provvedimento è stato pubblicato oggi sul sito del dipartimento regionale del Lavoro - afferma l'assessore regionale al Lavoro, Antonio Scavone - e consente alle aziende interessate di presentare la domanda entro il prossimo 31 marzo. Provvedimento che si è reso necessario e urgente perché molte aziende siciliane avevano fatto richiesta di cassa integrazione in deroga nella prima fase, e cioè tra il 23 febbraio 2020 e il successivo 31 agosto, per un periodo inferiore a nove settimane. Oggi però - continua l'esponente del governo Musumeci - la condizione per accedere ai benefici degli ulteriori provvedimenti in materia di cassa integrazione in deroga è proprio quella di avere completato il periodo di nove settimane relativamente alla prima fase. Diamo dunque la possibilità alle aziende di mettersi in regola, completare il primo periodo e richiedere i benefici degli ulteriori provvedimenti nazionali».
Tutte le imprese e i datori di lavoro rientranti nel campo di applicazione della Cig in deroga potranno presentare apposita istanza al dipartimento regionale del Lavoro, consultando sia il sito https://silavora.it/cig-in-deroga-covid-19/ che il portale istituzionale http://pir.regione.sicilia.it dove troveranno tutte le indicazioni necessarie.
«Le domande potranno essere presentate - continua Scavone - a partire da domani (26 marzo) e fino alle ore 24 del 31 marzo prossimo. Si tratta di un provvedimento che riguarderà migliaia di lavoratori, visto che per ogni azienda abbiamo mediamente da due a dieci dipendenti interessati al beneficio».
Appalti in Sicilia, Falcone: in tre mesi già cento milioni di euro in gare aggiudicate dagli Urega
«Con l’odierna aggiudicazione dei lavori di adeguamento del presidio ospedaliero di Licata, in tre mesi abbiamo già sfondato la cifra di ben cento milioni di euro di gare d’appalto aggiudicate dagli Urega siciliani. Abbiamo quindi iniziato il 2021 migliorando la lusinghiera media del 2020, un ritmo e una produttività di questi uffici che ha pochi precedenti nella loro storia».
Lo afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, commentando i dati del primo trimestre 2021 sugli affidamenti compiuti dagli Uffici regionali gare d’appalto (Urega) facenti capo al dipartimento Tecnico della Regione Siciliana. L’ultima procedura riguarda i lavori da 1,5 milioni di euro per l’adeguamento alle regole antincendio del Presidio ospedaliero di Licata, nell’Agrigentino.
«Quando ci siamo insediati - aggiunge Falcone - il governo Musumeci ha riorganizzato gli uffici delle gare d’appalto avendo l’intento di rilanciare aggiudicazioni, cantieri e lavori pubblici in tutte le nove province attraverso una svolta fatta di efficienza e razionalizzazione. Da allora l’operatività degli Urega è nettamente cresciuta: in questi tre mesi, ad esempio, abbiamo raggiunto l’ammontare di tutte le gare aggiudicate nel 2018, appunto un centinaio di milioni di euro. L’obiettivo per il 2021 - conclude l’assessore Falcone - è di migliorare almeno del 30 per cento i risultati dell’anno scorso, quando si registrarono oltre 300 milioni di euro di gare elaborate e concluse dagli Urega, il miglior numero dell’ultimo decennio».
Ambiente, Cordaro: «Con nuovo direttore Arpa Sicilia, Infantino, verso Centro d'eccellenza per la sostenibilità»
Sinergia, responsabilità, trasparenza e professionalità. Sono state queste le parole chiave pronunciate oggi dall’assessore regionale al Territorio e Ambiente Toto Cordaro, durante l'incontro di presentazione del nuovo direttore generale dell’Arpa Sicilia, Vincenzo Infantino, all'istituto ex Roosvelt - nel quartiere Addaura a Palermo - dove nascerà un “Centro internazionale di eccellenza per la sostenibilità ambientale e per la salute dell’Uomo”.
Si tratta di un progetto ambizioso, voluto dal presidente Nello Musumeci, che avrà come protagonista la Regione Siciliana assieme all’Arpa Sicilia e agli enti Enea, Ispra, Cnr, Ismett e Rimed. In questi locali, inoltre, si trasferiranno alcuni uffici dell’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente.
«Da qui nasce simbolicamente una nuova idea di tutela dell’ambiente – ha sottolineato Cordaro - che deve avere come linee guida la trasparenza amministrativa e l'applicazione delle norme di settore. A questi elementi non deve mancare, però, l'elasticità di intervento che serve a coniugare la tutela dell’ambiente alla crescita e alla valorizzazione degli straordinari tesori che la nostra isola custodisce».
«L’Arpa Sicilia – ha spiegato il neo direttore, Vincenzo Infantino - è fatta di tanti uomini e tante donne che spesso lavorano in silenzio, ma che sono centrali nel delineare le strategie ambientali che vengono affrontate costantemente. Avverto, nella presenza oggi dell’assessore Cordaro e del dirigente generale Battaglia, un'attenzione particolare all’Arpa. Sentire la fiducia delle istituzioni, oltre l'appoggio dei cittadini, è un elemento fondamentale. L’Arpa ha importanti progetti pronti a partire che sapranno rappresentare anche un elemento attrattivo per tutti quei giovani neolaureati che cercano uno spazio di crescita».