Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
12/04/2021 07:40:00

La vicenda Aquarius, 15 trapanesi a "giudizio" dopo la querela del sindaco

Trapani é la città della querela facile. Basta un niente per ritrovarsi in un' aula di tribunale. Una tendenza alla quale non si sottrae nemmeno il sindaco Giacomo Tranchida.

E così, in quindici dovranno comparire il prossimo 6 maggio davanti al giudice monocratico di Trapani, Benedetto Giordano, per rispondere delle loro affermazioni pubblicate sul social Facebook, in merito alla vicenda della nave “Aquarius”, bloccata  nel mar Mediterraneo con a bordo 629 migranti. A denunciarli, il primo cittadino che non ha gradito i loro commenti sulla sua scelta di aprire il porto di Trapani alla nave in contrapposizione alla decisione dell' allora ministro Matteo  Salvini di chiudere gli scali marittimi italiani per vietare l' ingresso delle navi dell' Ong. Era il giugno del 2018. Al ministro si opposero diversi sindaci del Pd, compreso quello del capoluogo. Giacomo Tranchida venne duramente attaccato sui social. Da qui la sua querela per diffamazione nei confronti di 14 cittadini.

Un altro denunciato, invece, è accusato di minaccia.