Trapani é la città della querela facile. Basta un niente per ritrovarsi in un' aula di tribunale. Una tendenza alla quale non si sottrae nemmeno il sindaco Giacomo Tranchida.
E così, in quindici dovranno comparire il prossimo 6 maggio davanti al giudice monocratico di Trapani, Benedetto Giordano, per rispondere delle loro affermazioni pubblicate sul social Facebook, in merito alla vicenda della nave “Aquarius”, bloccata nel mar Mediterraneo con a bordo 629 migranti. A denunciarli, il primo cittadino che non ha gradito i loro commenti sulla sua scelta di aprire il porto di Trapani alla nave in contrapposizione alla decisione dell' allora ministro Matteo Salvini di chiudere gli scali marittimi italiani per vietare l' ingresso delle navi dell' Ong. Era il giugno del 2018. Al ministro si opposero diversi sindaci del Pd, compreso quello del capoluogo. Giacomo Tranchida venne duramente attaccato sui social. Da qui la sua querela per diffamazione nei confronti di 14 cittadini.
Un altro denunciato, invece, è accusato di minaccia.