Sapevo già di essere un po’ lento nello scrivere qualcosa, ma addirittura essere rincorso dalle notizie tanto da non riuscire più a venirne a capo, questo non me lo aspettavo. Sta benedetta Superlega ha occupato, per due giorni, tutti i TG nazionali ed i social media, sfornando un immane numero di news e post tanto da oscurare i big della politica nazionale e gli immancabili post sulla pista ciclabile dello Stagnone di Marsala.
Adesso che si è detto di tutto, dopo aver assistito al più alto numero di scuse mai proferito in così poco tempo, vorrei tentare di fare una sintesi cercando le motivazioni di questo passo indietro da parte dei Club riottosi. Appena uscita la notizia della nascita della Superlega era ovvio che la Uefa, organizzatrice della Champions League, la Figc e le squadre europee di “buona muzzina” escluse dalla lista avrebbero avuto qualcosa sa ridire, e così, un susseguirsi di dichiarazioni di allenatori e presidenti contrariati che condannavano i ribelli ad una gogna mediatica mai vista nel mondo del pallone, hanno invaso i palinsesti dell’informazione televisiva, ma, nemmeno le minacce di esclusione delle squadre dai campionati nazionali e di non convocare i giocatori nelle rispettive nazionali sortirono l'effetto sperato.
Una parte da leone nella clamorosa marcia indietro arriva, però, dai vari tifosi disseminati in tutta europa. Le loro proteste, soprattutto dei tifosi inglesi, innalzano il livello della tensione tanto da cominciare a far scricchiolare l'impalcatura tanto voluta da Florentino Peres ed Andrea Agnelli. Il colpo da maestro, però, lo vibra il Primo Ministro Inglese Boris Johnson che di pallone non ha mai capito nulla, anzi, si dice che non sapeva cosa fosse l'Arsenal, ma ne capisce molto di politica, e sa schierarsi sempre dal lato giusto della barricata, vedi Brexit. E cosa fa? Dichiara che i Monopoli come la Superlega vanno tassati duramente; risultato? Immediato passo indietro di tutti i 6 Club inglesi coinvolti e “tonnellate" di scuse su carta vergata a cui seguiranno anche le scuse delle tre società italiane. Fine della storia.
Una curiosità romantica va detta però, il campionato italiano senza Juventus, Milan ed Inter sarebbe stato vinto, nella stagione 2019/20 dall'Atalanta di Gasperini. Ai lettori l'ardua sentenza.
Oreste Pino Ottoveggio