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28/04/2021 16:04:00

Trapani. Procura, intercettazioni e ispettori

In vista della missione degli ispettori, la Procura di Trapani torna sul caso delle intercettazioni dei giornalisti cercando di fare chiarezza mentre rischiano di allungarsi ulteriormente i tempi dell'inchiesta sulle ong che operavano nel Mediterraneo. Il procuratore, Maurizio Agnello, ha diffuso una circolare alle forze di polizia giudiziaria in cui vengono ribadite le prescrizioni previste dall'articolo 103 del Codice di procedura penale da rispettare in caso di intercettazioni di conversazioni di avvocati. 

Gli accertamenti , che avranno inizio per via telematica il prossimo 17 maggio e proseguiranno l'8 giugno con la presenza degli ispettori in Procura, rientrano in un'attivita' 'ordinaria' gia' calendarizzata per marzo 2020 e slittata a causa delle restrizioni previste per l'emergenza Covid. Nel corso dell'accertamento degli ispettori del ministero della Giustizia saranno richiesti chiarimenti 'straordinari' sull'indagine che riguarda i presunti rapporti tra i trafficanti libici e le organizzazioni umanitarie Save the Children, Medici senza Frontiere e Jugend Rettet.

Sono 21 le persone indagate, tra membri i team leader delle organizzazioni umanitarie e membri dell'equipaggio della Iuventa, e della Vos Hestia e Vos Prudence, di proprietà della società armatrice Vroon.
A quattro anni di distanza dal sequestro della nave Iuventa, fermata a largo di Lampedusa il 2 agosto 2017, i tempi dell'inchiesta della procura di Trapani  sono destinati ad allungarsi. Lo scorso 14 aprile, infatti, il gip Emanuele Cersosimo, accogliendo la richiesta di uno degli indagati che intende farsi interrogare, ha disposto la traduzione dell'informativa 'madre' in lingua inglese, francese, spagnola e tedesca. Si tratta dell'informativa riassuntiva depositata il 10 giugno 2020, composta da 651 pagine e redatta dagli agenti della Squadra Mobile di Trapani, del Servizio centrale operativo di Roma e del comando generale delle Capitanerie di Porto. 

Il gip ha sospeso i termini processuali, cosi' come era accaduto per lo svolgimento dell'incidente probatorio, eseguito per ispezionare i dispositivi informatici (smartphone, pendrive, computer, rilevatori di bordo e go-pro utilizzate durante i soccorsi) e concluso il 27 settembre 2019. Il caso e' esploso, a un mese di distanza della notifica dell'avviso di conclusione delle indagini, in seguito alle denunce dei legali degli indagati, che dopo aver radiografato le 30 mila pagine depositate dai pm di Trapani (procuratore aggiunto Agnello, sostituti procuratori Giulia Mucaria e Brunella Sardoni), avevano evidenziato la presenza tra gli atti di intercettazioni a giornalisti ed avvocati.

 (AGI)