Una stagione agonistica molto particolare per il Giovinetto Petrosino che, tornato nel campionato nazionale di serie A2, attrezza una squadra di tutto rispetto per poter navigare in acque tranquille e magari fare un campionato di alta classifica; una squadra di giocatori esperti ma anche di tantissimi giovani di qualità sui quali contare per completare la rosa.
Faranno parte della squadra il capitano Enzo Abate, l’ex nazionale Graziano Tumbarello, Bruno Tumbarello, Claudio Lo Cicero, Facundo Fuente, Daniele Lucido, Leo Pantaleo, Federico Lo Cicero, ma anche Vincenzo Armato, Michele Miceli, Giorgio Ponticelli, Fabio Ficara e Le bandiere Piero Pellegrino e Fabio Marrone, oltre una lunghissima fila di giovani di provata esperienza nei campionati giovanili e nella serie B.
Senza la complicità del Covid però, in una intera stagione, la squadra perde i pezzi per svariati motivi; di lavoro prima, come Armato, Marrone, Pellegrino, Ponticelli e Claudio Lo Cicero, di famiglia poi, come Fuente, che torna in Argentina, e Miceli.
Ma non finisce qua, purtroppo la squadra viene ancora decimata dagli infortuni che hanno fermato durante la stagione e a più riprese Fabio Ficara, Graziano Tumbarello e Daniele Lucido e, conquistata la salvezza, per fortuna e per gli spunti di Graziano Tumbarello, la società si ritrova a dover concludere la stagione schierando tutti i giovanissimi 2003/2005 già dal derby contro Alcamo e ora contro la Genea Lanzara schiera ancora i giovanissimi e gli ultimi baluardi rimasti, il capitano Enzo Abate, Federico Lo Cicero, assente ad Alcamo per motivi di lavoro, e lascia a casa Leo Pantaleo per infortunio.
Un andamento della stagione che non poteva certo dare continuità ai risultati ma, nonostante tutto e grazie anche ai giovanissimi, che hanno sempre dato un grande supporto, la società ha raggiunto almeno l’agognata salvezza.
Per Salerno partono solo gli under 18, col capitano Abate, Federico Lo Cicero e Bruno Tumbarello, ancora non recuperato dopo lo stop di un mese a causa di uno stiramento muscolare.
Partita proibitiva in casa di una Genea Lanzara che deve consolidare il secondo posto in classifica per l’accesso ai play off, ma i giovanissimi di Milenko Kljajic affrontano la partita a viso aperto e dopo aver subito la fortissima partenza dei locali, sul 7-1, Kljajic fa esordire il 2005 Antonino Marino e schiera nella posizione di centrale Girolamo De Vita, la ricambiata formazione riprende la partita e si raggiunge il 9/10; sembra riaprirsi la partita, ma il 17enne De Vita è costretto ad uscire dal campo per problemi allo stomaco ed è costretto a ricorrere ai sanitari fino al termine della partita, ne approfittano i salernitani per riallungare il vantaggio e chiudere la prima frazione sul 19-12.
Nel secondo tempo i locali allungano ancora le distanze e controllano la partita fino al 33-25 finale.
Una gara bella, al di là del risultato, veloce, con un buon gioco espresso da entrambe le formazioni, che vede prevalere il Lanzara, trascinato dal giovanissimo Manojlovic, attore principale dei locali e della partita con 15 reti.
Il Giovinetto risponde sospinto da un incontenibile Giorgio Adamo, anche lui under 17, che cerca di tenere a galla la partita con le sue 11 reti; ottima anche la prestazione di Antonino Marino che al suo esordio in A2, piazza 4 reti, e di De Vita, che pur giocando solo una decina di minuti, per poi dover uscire, riesce a piazzare 3 reti di ottima fattura.
Buona anche la prestazione di Battello, anche lui quasi all’esordio nel ruolo di terzino destro, dell’altro 2003 Mario Castelli e del 16enne Giorgio Mannone.
Una sconfitta che non sa di amaro perché il Giovinetto vede un futuro roseo con tutti i suoi giovanissimi che stanno dimostrando di saper tenere il campo anche in serie A2, compreso Sergio Mistretta, rimasto a casa per problemi di salute.
Oreste Giuseppe Ottoveggio