Ieri sera si è tenuta a Mazara, in Piazza della Repubblica, una manifestazione per chiedere la verità sulla scomparsa di Denise Pipitone. Una manifestazione che, ironia della sorte, è arrivato al termine di una giornata convulsa: come raccontiamo in un altro articolo, infatti, i Carabinieri e i vigili del fuoco hanno fatto una lunga ispezione in un appartamento, alla ricerca di un pozzo dove, secondo una nuova pista potevano essere trovati i resti della povera bambina. Nulla di fatto.
"Questa piazza così piena, nel rispetto delle norme anti Covid-19, stasera vuole dire che è ora di finirla. Chi ha rubato Denise si ricordi che sono uomini e donne. Se hanno un cuore diano finalmente pace ai genitori e a tutta l’Italia intera. Rompano il silenzio". Lo ha detto monsignor Domenico Mogavero, Vescovo di Mazara del Vallo. Più di 500 sono i mazaresi che hanno partecipato alla fiaccolata in piazza, stringendosi attorno ai genitori della piccola Denise.
«Questi 17 anni sono diventati insopportabili - ha detto il sindaco Salvatore Quinci - c'è una Mazara che non sopporta più e che insieme ai genitori vuole la verità». Poi l’appello di Piera Maggio a chi ha rapito la sua piccola: «Fatevi coraggio, non potete tenervi sulla coscienza cosa è successo. Denise è figlia di questa città e dobbiamo proteggerla».
L’avvocato Giacomo Frazzitta ha ribadito che chi ha preso Denise non è un extraterrestre, «è un umano». Poi l’invito ai mazaresi: «Da domani diventate investigatori anche voi. La verità su Denise è dentro questa città, non da altre parti».