Si va verso la ricandidatura ufficiale a presidente della Regione di Nello Musumeci.
Era nell’aria da tempo, il governatore dell’isola vuole andare in continuità.
Il primo vertice di maggioranza ha dato gli esiti sperati, i partiti hanno dato il via libera, presente Forza Italia, Diventerà Bellissima, UDC, Cantiere Popolare, Fratelli d’Italia. Assenti sia la Lega che Mpa, ma Musumeci assicura che non vi è alcuna frattura e che il centrodestra si presenterà alle elezioni del 2022 unito e compatto, senza defezioni.
Il vertice di maggioranza è servito per appianare le divergenze e per avanzare il rilancio dell’azione di governo, che non ha brillato per dialogo costante tra le parti e che ha dovuto affrontare la bufera della Sanità in queste ultime settimane.
A questo si aggiunga anche la necessità di portare a compimento alcune riforme non più rinviabili come quella sui rifiuti.
Potrebbe trattarsi di una alleanza che si allargherà anche ad Italia Viva, molti dei deputati in quota renziana sono vicini all’attuale governo regionale e dunque la strada appare tracciata. Musumeci farà i conti con Cateno De Luca, attuale sindaco di Messina, che ha più volte ribadito la sua intenzione di candidarsi e di rompere l’asse della maggioranza. De Luca proviene dall’UDC ma adesso è un battitore libero, incassatore di consensi, le sue dirette su Facebook vengono viste da milioni di siciliani, sono in verità delle gag con cui caratterizza meglio il suo personaggio.
Il Partito Democratico, seppure abbia fatto dei timidi corteggiamenti ai centristi e anche ai forzisti delusi dall’esecutivo di Musumeci, resta il migliore alleato del Movimento Cinque Stelle, insieme sceglieranno con molta probabilità il candidato alla presidenza della Regione.
Il prossimo presidente dovrà fare i conti con una Sicilia devastata dal Covid e dalla crisi economica occupazionale che sta lasciando.
Le vie delle città si stanno svuotando, le saracinesche chiuse sono tante, soprattutto sarà necessario mettere mani agli ospedali e ad una rete della medicina del territorio che è stata dimenticata da decenni, gli ospedali convertiti a Covid sono stati dimenticati e smantellati, i cittadini non sono stati ascoltati.
Difficile fare una campagna elettorale così, i capi di accusa sono tanti e l’opposizione non ne perdonerà nessuna.