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07/05/2021 00:25:00

Ars. Pd attacca Musumeci sulle manovre politiche. Violenza di genere e incendi, ddl del M5s

 “Sembra che l’unico pensiero del presidente della Regione sia come costruire una coalizione in grado di garantirgli la rielezione oltre al modo di far rientrare in giunta Ruggero Razza, attualmente fuori gioco dopo l’inchiesta che ha travolto i vertici della sanità. Un vergognoso disinteresse per i veri problemi della Sicilia dove la pandemia è tutt’altro che dietro le spalle e le prospettive per la ripresa economica appaiono incerte e nebulose”. Nello Dipasquale parlamentare regionale del partito democratico e deputato segretario all’Ars commenta così le notizie di stampa che illustrano i retroscena dei vertici di maggioranza nel corso dei quali il presidente sarebbe stato impegnato a blindare la propria ricandidatura.

“In un momento in cui la situazione dei contagi non ha ancora imboccato il trend discendente e mentre il tessuto produttivo mostra tutta la sua fragilità - continua Dipasquale - il governo della Regione dovrebbe lavorare in prima linea per rispondere alle esigenze dei siciliani. Sembra, invece, che l’epilogo di quattro anni di governo fallimentare e di un anno di gestione disastrosa della pandemia sia un netto scollegamento tra il presidente e la realtà. Musumeci dimostra di voler lavorare esclusivamente per i propri interessi personalistici mentre costringe i siciliani a galleggiare. Per le forze moderate – conclude - è il momento di trovare il coraggio per abbandonare questa gestione distruttiva mettendo insieme le risorse necessarie per la costruzione di un progetto valido per la Sicilia”.

M5s
La Sicilia si prepara all’applicazione della legge del Movimento 5 Stelle che incrementa le norme per il contrasto al fenomeno della violenza di genere e prevede misure di solidarietà agli orfani per crimini domestici, oltre che iniziative per l’inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza. “Oggi - spiega Valentina Zafarana, prima firmataria della legge approvata nel luglio 2020 - nell’ambito dell’audizione tenutasi nella neo istituita Commissione ‘monitoraggio delle leggi’ e prontamente calendarizzata dal presidente Carmelo Pullara, abbiamo appreso dell’imminente definizione e pubblicazione da parte dell’amministrazione, del decreto che istituisce la cabina di regia interistituzionale funzionale all’applicazione della legge stessa”.

Nello specifico la Cabina di regia per il contrasto alla violenza di genere si occuperà di coordinare gli interventi in ambito regionale, attività di prevenzione e assistenza. La cabina coinvolge l’Assessore Regionale per la Formazione, quello per la Salute e quello della Famiglia, oltre oltre che i componenti dell’ANCI, ASAEL e un rappresentante del Forum permanente contro le molestie e le violenze di genere e della consigliera regionale di parità.

“Ho inoltre proposto - sottolinea la deputata - al governo regionale, in applicazione dell’articolo 3 del provvedimento, di volere valutare l’inserimento, tra i destinatari degli interventi per i soggetti a rischio di esclusione sociale, all’interno dei bandi regionali del Fondo Sociale Europeo, anche le donne vittime di violenza. Abbiamo riscontrato da parte dell’amministrazione regionale la volontà di prevedere già dalla prossima programmazione interventi mirati di inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro, così come prevede la norma M5S. Oggi infatti il dirigente del dipartimento ha dichiarato come ‘percorribile’ tale soluzione. Attraverso l'azione di controllo esercitata dalla commissione parlamentare sullo stato di attuazione delle leggi, avremo modo di rendicontare quotidianamente ai cittadini cosa fa il parlamento e nel frattempo di incalzare il governo regionale” - conclude Zafarana.

I piromani verranno colpiti anche nel loro patrimonio. È quanto prevede la legge-voto approvata all’Ars su proposta di Attiva Sicilia, prima firmataria Valentina Palmeri. Nell’articolo 1, infatti, è stata disposta l’applicazione della pena pecuniaria, per i reati relativi agli articoli 423 (incendio) e 423 bis (incendio boschivo) del codice penale, oltre alle pene già previste. Previsto anche il sequestro dei beni a garanzia del pagamento della pena pecuniaria, delle spese del procedimento e di ogni altra somma dovuta all’Erario dello Stato. Parallelamente, il disegno di legge, punta a incrementare e migliorare la sorveglianza di boschi e, in generale, dei siti minacciati dal rischio di reati ambientali mediante l’utilizzo di velivoli militari a pilotaggio remoto, tramite la sottoscrizione di appositi protocolli di intesa tra Stato e Regioni. Adesso la legge-voto dovrà seguire l’iter legislativo nel Parlamento nazionale per essere approvata definitivamente.
“Si tratta di una svolta nella lotta agli incendi che ogni anno devastano il nostro territorio – afferma Valentina Palmeri – In questi anni le fiamme non hanno risparmiato nessuna zona, neanche le aree protette. Ecco perché inasprire le pene, colpendo i colpevoli anche sul piano patrimoniale, darà un impulso ulteriore per fermare questo scempio. In più si apre la strada all’uso di tecnologie militari per un maggior controllo del territorio siciliano. Spero che il Parlamento nazionale possa dare il via libera alla legge nei tempi più brevi possibili”. I dati sugli incendi in Sicilia sono allarmanti: “L’anno scorso – sottolinea Palmeri - è stato l’anno record di incendi boschivi in Italia: la Sicilia prima con oltre 8.000 operazioni di soccorso dalla metà del 2020 in poi, seconda la Puglia con 6.800 operazioni. Una situazione angosciante con migliaia di ettari bruciati, animali morti, alberi carbonizzati, oliveti e pascoli distrutti e fiamme che arrivano a lambire le case e le città costringendo a intervenire anche dall’aria con canadair ed elicotteri oltre che da terra con svariati operatori e volontari anticendio boschivo. Il diffondersi dei roghi è favorito dalle alte temperature con il 2020 che è stato fino adesso di +1,01 gradi superiore alla media storica, classificando la Sicilia al quarto posto tra i più bollenti dal 1800, sulla base di dati Isac Cnr relativi ai primi sette mesi. Si evidenzia anche la caduta del 30% di pioggia in meno nonostante le ultime bombe d’acqua e grandine che hanno colpito il Nord Italia. Ringrazio – conclude Palmeri - il Parlamento per gli utili contributi e per l'unanime approvazione”.