Giorni tesi a Marsala. I consiglieri comunali hanno occupato Sala delle Lapidi come segno di protesta sulla situazione dell’ospedale e il padiglione Covid.
Gabriele Di Pietra, lei si è scaldato così tanto in consiglio ma quando ad ottobre, poco dopo le elezioni, l’ospedale venne convertito in Covid perchè era stato in silenzio?
Ad ottobre, quando l’ospedale venne di nuovo convertito in Covid, insieme al presidente del consiglio comunale, Sturiano, abbiamo chiesto subito spiegazioni a chi di competenza. Ci dissero si aspettava un’ondata di contagi molto pesante, che Mazara da sola non poteva far fronte a questa emergenza e che a breve ci sarebbe stata l’inaugurazione del padiglione per le malattie infettive. Allora tutti insieme abbiamo deciso di aspettare e di pagare un caro prezzo offrendo il nostro ospedale a tutta la comunità trapanese. Se in questo periodo ci siamo scaldati di più è perchè ancora una volta siamo stati presi in giro.
C’è un precedente. Quando siete stati presi in giro?
Siamo stati presi in giro a maggio dello scorso anno quando, e c’è una foto emblematica, l’assessore Razza, l’oggi sindaco Grillo, sono andati al vecchio ospedale San Biagio e hanno detto che sarebbe stato il nuovo Covid Hospital. Non se n’è fatto nulla. Siamo stati presi in giro il 3 dicembre quando vennero inaugurati i lavori del padiglione Covid al Paolo Borsellino. Dovevano essere completati entro maggio e non c’è ancora nulla. Sono già due le volte che abbiamo ascoltato delle promesse e non è arrivato nulla. Adesso è da un anno e mezzo che paghiamo un caro prezzo. Gli operatori sono arrivati allo stremo, i cittadini avvertono sempre più difficoltà. Siamo in ritardo noi consiglieri, ma è il minimo quello che stiamo facendo.
Questa sommossa da parte dei consiglieri comunali avviene solo quando Tp24 scopre tutte le carte del pasticcio Padiglione Covid. Non è imbarazzante per voi?
Tp24 è stato fondamentale per farci conoscere informazioni qualcuno ci teneva nascosto.
Chi ve le nascondeva?
Dal commissario dell’Asp e dalla Regione, quando alcuni cittadini protestavano davanti l’ospedale, ci è stato detto che stava per essere approvato il progetto esecutivo. E’ passato un altro mese e mezzo. Anche questa è un’altra presa in giro.
Perchè prendersela solo col commissario dell’Asp e non con gli esponenti di Diventerà Bellissima, in primis il presidente della Regione Nello Musumeci?
Il mio non è uno scontro con il commissario Zappalà, è uno scontro anche con il presidente della Regione Nello Musumeci. Non mi importa il colore politico in questo caso. Qui si tratta di un tema caro alla cittadinanza, e mi sembrerebbe irrispettoso attaccare Zappalà e difendere Musumeci. Non dobbiamo difendere nessuno, nè persone, nè partiti. Siamo qui per portare avanti le istanze dei cittadini marsalesi. Il documento che abbiamo firmato con tutti i consiglieri è stato inviato al presidente della Regione, nella doppia veste di assessore alla Sanità, e anche al commissario Zappalà. A entrambi, così come al direttore del Presidio Ospedaliero, del sindaco di Marsala e di Petrosino, abbiamo chiesto di dar vita ad un tavolo tecnico. E’ costato non poco a me prendere questa posizione, perchè con Musumeci mi lega un rapporto di amicizia. Ma questo non è il momento di guardare alle amicizie nè alle prossime elezioni.