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16/05/2021 20:10:00

Pesca, aiuti dalla Regione. 60 milioni per le scuole

 «Due milioni e mezzo di euro andranno a rimpinguare le casse di micro, piccole e medie imprese siciliane del settore pesca e acquacoltura. Ad essere finanziati i progetti di 9 microimrese e 6 piccole e medie imprese». Così l’assessore regionale all’Agricoltura, sviluppo rurale e pesca mediterranea, Toni Scilla, che ha annunciato che da lunedì saranno pubblicate le graduatorie provvisorie relative al Feamp 2014-2020 Bando di attuazione della Misura 5.69 “Trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura”.

«Una vera e propria boccata di ossigeno che arriva in un momento in cui iniziamo a guardare con maggiore consapevolezza alla ripartenza di uno dei comparti tra i più penalizzati dalla pandemia – dice Scilla - Si tratta un passo importante, dunque, che permetterà anche alle imprese con meno di dieci dipendenti e a quelle che processano il pescato direttamente sul peschereccio, di attingere ai fondi comunitari per migliorare la loro competitività sul mercato. Data la rilevanza che il governo Musumeci attribuisce al settore della pesca puntiamo a fortificare l’intero comparto isolano».

Il bando di attuazione Feamp ha puntato sulla competitività delle aziende dei settori della pesca, dell’acquacoltura, della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti ittici, finanziando investimenti per risparmio energetico, riduzione dell'impatto sull’ambiente, miglioramento delle condizioni di lavoro, innovazione delle strutture e dei processi produttivi. Le graduatorie provvisorie saranno pubblicate sul sito del Dipartimento regionale della Pesca mediterranea.

CENTRO DIREZIONALE. Una sospensione momentanea per salvaguardare la realizzazione del nuovo Centro direzionale della Regione Siciliana a Palermo. L’amministrazione regionale ha sospeso l’aggiudicazione del concorso internazionale di progettazione per verificare eventuali conflitti di interesse tra il raggruppamento titolare del progetto vincitore e il presidente della commissione aggiudicatrice.

«Stiamo esaminando il caso - spiega il dirigente generale del dipartimento regionale Tecnico, Salvatore Lizzio - e abbiamo chiesto un parere all’Ufficio legale della Regione e all’Avvocatura dello Stato. A breve, comunque, verrà presa una decisione sulle modalità con cui far ripartire la procedura e riprendere l’iter per la realizzazione dell’opera che, a regime, farà risparmiare alla Regione oltre 25 milioni di euro l’anno di fitti passivi».

SCUOLE. «La Regione mette in campo altri sessanta milioni di euro per la riqualificazione e l’ammodernamento degli istituti scolastici siciliani. Prosegue la nostra attenzione verso l’edilizia scolastica dell’Isola per rendere i luoghi più accoglienti e sicuri per gli studenti».

Ad annunciarlo il governatore Nello Musumeci, dopo l’aggiornamento dell’elenco relativo agli interventi da finanziare compresi nella graduatoria del Piano triennale 2018-2020. Grazie a un’incessante azione di recupero, presso il ministero dell’Istruzione, infatti, sono state trovate risorse residue relative al Fondo Pac 2007/2013, non utilizzate dal 2011.
Fondi che si sommano ai 46 milioni di euro (di una prima tranche) e ad altri 50 milioni di euro (di una seconda) già stanziati dal governo regionale. In totale, quindi, ci sono a disposizione quasi 160 milioni, che saranno attribuiti ai progetti in graduatoria entro la fine dell’estate.

«Grazie a queste risorse e con l’impegno delle amministrazioni comunali di riferimento dei vari territori – spiega l’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale, Roberto Lagalla - si potrà ulteriormente procedere sulla riqualificazione del patrimonio edilizio degli istituti scolastici siciliani per rendere più sicuri e vivibili gli spazi nei quali, ogni giorno, gli studenti siciliani esercitano il loro diritto allo studio. La pandemia ha certamente favorito una maggiore attenzione sulle condizioni strutturali di molte scuole e, di conseguenza, sulla necessità di un ammodernamento generale».

La maggiore disponibilità finanziaria, già acquisita, permette di finanziare ulteriori 39 progetti distribuiti in tutto il territorio regionale, precisamente: nove in provincia di Catania, otto nel Messinese, sei in provincia di Agrigento, sei a Palermo, cinque in provincia di Trapani, due a Enna e Caltanissetta e, infine, uno nel Ragusano. Si tratta di interventi di ristrutturazione (circa 16,7 milioni di euro), ammodernamento, messa in sicurezza e manutenzione degli edifici (circa 24,7 milioni di euro), ampliamenti e completamenti di strutture esistenti, con rimozione di barriere architettoniche, realizzazione di mense, palestre e laboratori scolastici (8,9 milioni), lavori per migliorare l'efficienza energetica e gli impianti degli istituti (10,7 milioni).

In particolare, alle tre Città metropolitane è destinato quasi il 50% delle risorse, distribuite tra Catania (11,9 milioni), Messina (11 milioni) e Palermo (5,3 milioni) mentre, tra le restanti province, Trapani fa la parte del leone con un'assegnazione di oltre 11 milioni, mentre le assegnazioni ripartite fra le altre 5 province, oscillano dai 2,1 milioni di Caltanissetta agli 8,2 di Agrigento.

«Con soddisfazione – riprende Lagalla - possiamo dire che lo stato di salute di molti istituti scolastici è decisamente migliorato e, in alcuni casi, completamente rinnovato grazie alle risorse liberate e messe a disposizione in questi tre anni di amministrazione dal governo Musumeci. Abbiamo mantenuto alta l’attenzione sulla scuola e siamo riusciti ad avviare un progetto ampio e ambizioso che resta comunque prioritario nel prosieguo, anche alla luce dell’imminente definizione del nuovo Piano triennale 2021-2023».